Una dose di vaccino per il Covid-19

Continuano a crescere i contagi da coronavirus in Italia: nella prima settimana di dicembre il numero di nuovi casi è aumentato del 22,4%, come evidenziato dal report della fondazione Gimbe, e si registra anche una crescita del numero di vittime e di ricoveri. Ma, con l’entrata in vigore del nuovo Super Green Pass, sono aumentate anche le somministrazioni sia di prime dosi di vaccino che di booster. «Non abbiamo difficoltà di approvvigionamento, sia di Moderna che di Pfizer, quindi le Regioni sono in condizione di procedere velocemente», ha commentato giovedì 9 dicembre il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

I dati della settimana – Dall’1 al 7 dicembre, i morti per Covid-19 sono aumentati del 12% mentre i ricoveri sono cresciuti del 16,3%, come mostrano i dati del monitoraggio settimanale di Gimbe pubblicati giovedì 9 dicembre. I nuovi casi sono stati 105.771 rispetto ai 86.412 della settimana precedente, mentre i decessi sono stati 558. Anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva è aumentato del 13,6%: sono 776. In Puglia c’è stata un’impennata dei contagi, il 27,6%, molto sopra la media nazionale. A crescere però non sono solo ricoveri e contagi. Nella prima settimana di dicembre, le prime dosi di vaccino somministrate sono state 223mila: un aumento del 31,7% rispetto alla settimana precedente. Insieme a quello di prime dosi, è cresciuto anche il numero dei richiami: la somministrazione della terza dose è aumentata del 52,6%, per un totale di 2,6 milioni di booster negli ultimi sette giorni.

«Nessuna chiusura» – Partecipando alla trasmissione Agorà, su Rai Tre, il sottosegretario Costa ha detto che martedì sono state superate «nuovamente le 500mila somministrazioni giornaliere, dato che ci eravamo posti come obiettivo all’inizio della campagna vaccinale». Il sottosegretario ha anche commentato la stretta del Super Green Pass, la certificazione valida solo per chi ha completato il ciclo vaccinale o è guarito dal Covid: dal 6 dicembre serve per entrare in ristoranti, cinema, teatri, stadi e palazzetti dello sport, nonchè bar e ristoranti al chiuso. Il sempolice tampone negativo non basta più. Anche in caso di un aumento dei livelli di rischio in alcune regioni, il sottosegretario ha detto che in Italia «non chiuderà più niente, anche se ovviamente ci sono delle limitazioni per i non vaccinati». Ma il sottosegretario ha ammesso che ci sono difficoltà nei controlli delle certificazioni, «soprattutto sui mezzi di trasporto», per i quali dal 6 dicembre è necessario il Green Pass base: «Abbiamo condiviso un piano con le prefetture per mettere in campo il maggior numero possibile di controllori, ma siamo ancora in una fase in cui serve senso di responsabilità dagli italiani».
Per quanto riguarda i dati che vedono un aumento dei casi di Covid a livello nazionale, Costa ha fatto un confronto con la situazione a dicembre dell’anno scorso: «Un anno fa avevamo 30mila ricoverati, oggi 6mila, avevamo 3.300 persone in terapia intensiva e oggi poco meno di 800». La grande differenza rispetto all’anno passato la fa il fatto che l’87% dei cittadini si è vaccinati e credo questa sia la manifestazione concreta dell’efficacia del vaccino».

Sileri sul Green Pass – L’altro sottosegretario alla Salute,  Pierpaolo Sileri, ha invece commentato la notizia riportata in questi giorni di un Green Pass che risultava valido nonostante il suo detentore fosse stato contagiato dal Covid: «Mi attiverò già da questa mattina per capire che cosa è successo», ha detto, «se vi è una falla, dovrà essere sicuramente risolta». In riferimento a un possibile ulteriore prolungamento dello stato d’emergenza, Sileri ha affermato che dovrà avvenire, «se necessario, ma comunque per poco tempo». Tutto dipenderà, secondo il sottosegretario, dall’andamento dei contagi e delle vaccinazioni: «Ne siamo quasi fuori», ha detto, anche se «la variante Omicron rimescola un po’ le carte».