Non accenna a rallentare l’epidemia di Covid-19. Da due mesi a questa parte i numeri sono in continuo aumento e si sta andando verso «una pericolosa congestione degli ospedali», come riporta il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Nella settimana dall’8 al 14 dicembre i nuovi casi sono cresciuti quasi del 18%rispetto ai 7 giorni precedenti.

Il rapporto – Le persone attualmente positive sono passate nel giro di una settimana da circa 241 mila a più di 297 mila, pari a +23,5%. Cresce anche il numero di ricoveri in terapia intensiva: 863 posti occupati. Sale nettamente il rapporto tra positivi e persone testate, che nel giro di soli sette giorni è aumentato da 3,6% a 23,9%, così come il numero dei decessi che sono stati 663. A calare è solo la percentuale di pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi: quasi dell’1% i primi e dello 0,17% i secondi. «Nonostante l’aumentata pressione sugli ospedali e a fronte di un numero di tamponi sostanzialmente stabile – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – questo dato è verosimilmente da imputare all’incremento delle terze dosi, che riportano l’efficacia a valori più elevati». In 26 province italiane l’incidenza di contagi da Covid-19 supera i 250 casi per 100.000 abitanti. Mentre in tutte le Regioni, ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Molise e Provincia Autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 4,4% dell’Abruzzo al 94,8% della Basilicata. In aumento il numero di persone vaccinate con la prima dose (+5,8%), ma a crescere sono soprattutto le terze dosi, che nell’ultima settimana sono state 2,9 milioni.

Vaccino 5-11 anni – Nel frattempo è partita oggi, 16 dicembre, la campagna di vaccinazione ai bambini dai 5 agli 11 anni. Il Lazio ha fatto da apripista, anticipando l’apertura a mercoledì 15 dicembre, mentre in Alto Adige e Valle d’Aosta si inizierà dopo, rispettivamente il 18 e il 20 del mese. Il vaccino verrà somministrato per primi ai bambini con elevate vulnerabilità e quelli conviventi con soggetti immunodepressi e le due dosi saranno inoculate a 21 giorni di distanza. «In questo momento la diffusione del Covid nella fascia di età pediatrica è rilevante – ha sottolineato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiori di Sanità e coordinatore del Cts – la fascia 5-11 anni è quella che mostra l’incremento maggiore: 200 casi ogni 100mila bambini sui 7 giorni. Il vaccino è sicuro». La risposta nelle regioni è stata positiva. In Lombardia, dopo una partenza sottotono, le richieste stanno crescendo: finora sono state 62 mila le adesioni, pari al 10% del totale. Oltre 1.200 prenotazioni nelle Marche, più di 7.600 appuntamenti fissati in Emilia Romagna e 3.300 in Campania. In Sicilia sono stati attrezzati 65 punti vaccinali ad hoc in tutte le province.