Persone a passeggio per le strade del centro di Milano, 9 dicembre 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

Con i contagi e i decessi in diminuzione, dal 13 dicembre la Lombardia sarà zona gialla. Lo ha confermato su Facebook il presidente della Regione Attilio Fontana, che ha ringraziato tutti i lombardi per il loro impegno nel seguire le regole. I dati di ieri, 9 dicembre, confermano il trend in calo: i nuovi positivi al Coronavirus sono 1.233 e si è registrato una riduzione dei ricoveri sia in terapia intensiva (-1) sia negli altri reparti (-460). I decessi in 24 ore sono 69. Il passaggio da zona arancione a zona gialla, quella con più basso rischio epidemico, rinnova la domanda dei cittadini lombardi: cosa cambia?

Gli spostamenti – Dal 13 dicembre sarà di nuovo possibile spostarsi tra Comuni diversi dalle 5 alle 22 senza dover motivare lo spostamento. Rimangono in vigore il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5 e l’obbligo di certificare con un modulo le deroghe al divieto di spostamento (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute). Sarà consentito anche lo spostamento al di fuori della regione purché si vada in un’altra regione gialla. Nessuna limitazione sul ricevere in casa persone non conviventi, anche se rimane fortemente sconsigliato.

La ristorazione – In zona gialla riaprono i bar e i ristoranti e dalle 5 alle 18 sarà permesso consumare seduti all’interno dei locali. Entro le 22 sarà possibile il servizio d’asporto, mentre la consegna a domicilio continuerà ad essere consentita senza limitazioni d’orario.

Gli eventi – Le limitazioni rimangono lo stesse per le manifestazioni, che si potranno svolgere in forma statica e mantenendo il distanziamento, e per le funzioni religiose, aperte a tutti nel rispetto del protocollo. Restano chiusi i musei come anche le piscine, le palestre, i centri benessere e i centri termali, tranne che per terapie e riabilitazione e per gli allenamenti di atleti professionisti e non che devono partecipare ad eventi riconosciuti dal Coni.

Le feste – Le nuove regole della zona gialla cambieranno nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, secondo quanto previsto dal Dpcm del 3 dicembre per tutte le regioni d’Italia. In quei giorni non sarà possibile effettuare spostamenti fuori dalla Regione, neanche per andare nelle seconde case, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità autocertificati. A Natale e Santo Stefano e il 1° gennaio non ci si potrà spostare neanche tra Comuni vicini, mentre sarà sempre consentito il rientro alla propria residenza o domicilio.

Il ricorso – Intanto, si terrà l’11 dicembre l’udienza del Tar dell’Aquila per il ricorso presentato dal governo contro l’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Nei giorni scorsi, il governatore aveva deciso di far passare la regione da zona rossa a zona arancione senza il via libera del ministro della Salute Roberto Speranza. La decisione ha provocato la reazione del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. «L’impugnativa serve a tutelare gli abruzzesi», ha spiegato Boccia alla trasmissione Agorà su Rai 3. «La scelta unilaterale di Marsilio ha messo in difficoltà l’intero sistema. Qualcuno deve preoccuparsi ed occuparsi del rispetto delle regole». Qualora il Tar approvasse il ricorso, l’Abruzzo tornerebbe in zona rossa per altri due giorni per poi passare a zona arancione dal 13 dicembre.