Le aziende farmaceutiche Pfizer-Biontech e Moderna hanno iniziato i test per l’aggiornamento dei propri vaccini alla variante Omicron. Sebbene i preparati attualmente in circolazione proteggano sia dalla malattia grave sia dalla morte, la nuova mutazione ha dimostrato di poter infettare facilmente anche le persone immunizzate, dunque una ricalibrazione dei vaccini si è resa necessaria. Secondo gli esperti, è possibile che il booster con il preparato aggiornato sarà disponibile a partire dall’autunno.

La sperimentazione – Sia Pfizer che Moderna hanno diviso i loro volontari in gruppi basati sullo stato vaccinale. L’obiettivo è vedere come i differenti partecipanti reagiscano alla somministrazione del vaccino aggiornato, se la variante Omicron riesca a “bucare” anche questa protezione ed eventualmente quanto lo scudo sia duraturo. «Lo studio attuale prende il via nel quadro del nostro approccio scientifico per elaborare dei vaccini contro le nuove varianti che raggiunga un livello di protezione simile a quello contro le mutazioni precedenti, ma con una durata della protezione più lunga», ha dichiarato l’amministratore delegato di Biontech Ugur Sahin. Tutti i vaccini in circolazione contro il Covid-19 infatti, sono tarati sulla prima variante isolata a Wuhan due anni fa, che nel frattempo è molto mutata. Per questa ragione la protezione contro l’infezione degli attuali preparati è ormai molto bassa.

L’Italia al plateau – La variante Omicron è ampiamente dominante anche in Italia, ma la vertiginosa crescita dei casi che aveva portato nel nostro Paese sembra essersi arrestata. Come evidenzia il report settimanale della Fondazione Gimbe, questa settimana c’è stato un calo dei casi rispetto alla scorsa, anche se non particolarmente pronunciato (-3,7%). Sostanzialmente stabili anche ricoveri ordinari (+3%) e terapie intensive (-1,7%), mentre aumentano i decessi (+11,2%), che per motivi temporali sono sempre il dato che cala per ultimo. Come ha dichiarato anche il commissario all’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo, l’Italia è arrivata al plateau, una fase epidemica stabile che precede la discesa dei casi.