Dopo due anni si potrà tornare a far visita ai pazienti ricoverati negli ospedali. Il tempo di permanenza consentito sarà di almeno 45 minuti al giorno e potranno entrare solamente i possessori di Green Pass rafforzato o di quello super, rilasciato a chi ha completato il ciclo vaccinale primario o è guarito dalla malattia. In questo caso è necessario anche esibire l’esito di un tampone (antigenico o molecolare) fatto da non più di 48 ore. Ancora esclusi i visitatori con un Green Pass base. È questa la grande novità di oggi, 10 marzo, e fa parte della road map delle riaperture previste dal governo qualche settimana fa.

Cibo al cinema – Da oggi, sarà possibile anche tornare a «consumare cibi e bevande in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive». Dunque via libera a popcorn, patatine, birra e coca cola al cinema e allo stadio. In quest’ultimo caso la capienza dovrebbe tornare al 100% entro il 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza.

Contagi in risalita – Dopo 5 settimane si inverte la curva dei contagi e tornano a salire i casi. È quanto rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che nella settimana 2-8 marzo, rispetto alla precedente, registra «un lieve aumento di nuovi casi (279.555 contro 275.376), ovvero +1,5% in 7 giorni». Il report evidenzia però una diminuzione dei decessi e di casi attualmente positivi. In calo anche le persone in isolamento domiciliare, i ricoveri con sintomi e le terapie intensive. «Dopo cinque settimane si arresta la discesa dei nuovi casi settimanali, nonostante un calo del numero dei tamponi dell’8,8% rispetto alla settimana precedente», ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

Nessun allarmismo – Il lieve aumento dei contagi registrato negli ultimi giorni non preoccupa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri poiché «non è significativo finché non si vede un aumento dei ricoveri. Che non c’è». «Dal primo aprile ci sarà un allentamento delle misure restrittive», ha annunciato il sottosegretario Andrea Costa. «Sarà graduale ma partirà da subito, per esempio per gli spazi all’aperto, come bar e ristoranti, dove credo, già dal 1 aprile, il green pass rafforzato non sarà più necessario». Anche Sergio Abrignani, immunologo della Statale di Milano, componente del Comitato tecnico-scientifico appena riconfermato nel Consiglio superiore di Sanità, rimane ottimista e dà una spiegazione per questo apparente colpo di coda della pandemia: «Il rialzo è l’effetto di una serie di fattori e non è scontato che debba perdurare. Individuo la causa principale nella bassa percentuale di vaccinati tra i bambini di 5-11 anni. È probabile che possano costituire un serbatoio per il virus che così continua a circolare e a seminare casi».