«E’ vero le elezioni europee sono andate male. Ma noi non molliamo». Con queste parole, dopo 15 ore di attesa, il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato i risultati elettorali che hanno visto il suo partito perdere una fetta di elettorato di circa il 15 per cento. «Si vince e si perde insieme», ha detto il leader dei Cinque Stelle che non farà nessun passo indietro né come capo politico né come alleato di governo.

Congratulazioni a Salvini – Appena arrivato in sala stampa al ministero dello Sviluppo economico, dove i giornalisti aspettavano che rompesse il silenzio, Di Maio si è congratulato con il vincitore di queste urne: il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Sono qui per fare i complimenti alla Lega, al Pd e a qualsiasi partito che è cresciuto in queste elezioni», ha dichiarato il vicepremier mettendo subito le mani avanti. «Noi abbiamo perso voti e dobbiamo imparare la lezione».

Umiltà per andare avanti – La strada da seguire, secondo il capo politico dei Cinque Stelle, è quella dell’umiltà: «Ascoltare non solo i cittadini ma anche il Movimento». L’obiettivo è recuperare i voti persi e, soprattutto, quelli dispersi dall’astensione che, a detta dei grillini, è la causa principale della disfatta elettorale. «Chi si è astenuto ci ha dato un segnale: dobbiamo lavorare per completare tutto il programma che i cittadini hanno votato alle politiche». Tenendo sempre fede, però, al contratto di governo: «Faremo il salario minimo, ma anche la flat tax», ha dichiarato il vicepremier. L’importante è che «si smetta di parlare a mezzo stampa e ci si guardi negli occhi».

Non mi dimetto – Il compromesso quindi è possibile ma questa volta bisogna lavorare per rafforzare l’identità del partito. «Continueremo a essere un argine ai comportamenti e alle politiche che non condividiamo»: una mano che forse Di Maio vuole tendere agli elettori tornati tra le file del partito democratico a causa dell’atteggiamento accomodante dei Cinque Stelle nei confronti delle politiche leghiste. A guidare la ripresa dei pentastellati sarà sempre il vicepremier: «Ho sentito tutti coloro che rappresentano le anime del Movimento e nessuno mi ha chiesto di dimettermi. Si vince e si perde insieme», ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico.

Alleanze in Europa – Per quanto riguarda invece la collocazione dei Cinque Stelle a Strasburgo, c’è più indecisione. Nelle prossime ore i Cinque Stelle inizieranno a lavorare per le possibili alleanze. Cinque anni fa non era stato facile.