L’isola di Procida (foto di Falco da Pixabay)

Si parte il 7 maggio con Capraia (arcipelago toscano) e le Eolie. L’obiettivo, la vaccinazione di massa degli abitanti delle 30 isole minori italiane, per renderle “Covid-free” il prima possibile e rilanciare il turismo, che dal prossimo 15 maggio aprirà anche ai visitatori stranieri. L’accelerazione del piano vaccinale nelle isole è stata decisa nella mattinata di ieri, 5 maggio, durante un incontro tra il commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, i rappresentanti del governo e i sindaci dell’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori).

Si punta su J&J – Secondo alcune stime, saranno 130mila tra abitanti e lavoratori stagionali non residenti le persone che riceveranno il vaccino nelle isole minori: un’operazione per la quale si mobiliteranno non solo i medici (di base o in pensione), ma anche la Difesa e la Protezione civile. Per accelerare il più possibile la messa in sicurezza delle località verrà fatto ampio ricorso al vaccino monodose di Johnson&Johnson. La priorità temporale verrà data alle isole che presentano maggiori fragilità a causa di un più alto rischio epidemiologico o della mancanza di adeguati presidi sanitari. Come le Eolie, che puntano al completamento della campagna in 15 giorni: subito 1400 persone a Salina, poi le altre isole, in cui le somministrazioni «dovrebbero cominciare domenica, al massimo lunedì», secondo il commissario Covid a Messina, Alberto Firenze. «Alicudi, Filicudi, Stromboli, Vulcano, quindi Panarea e chiuderemo con Lipari che ha il maggior numero di residenti».

Lampedusa dall’8 maggio – Sarà invece sabato 8 maggio il turno di Lampedusa e Linosa, nelle Pelagie, 3.900 abitanti da vaccinare. Il via libera, secondo il sindaco dell’arcipelago, Totò Martello, è arrivato in ritardo: «Noi lo avevamo chiesto al governo centrale un mese fa ma per svariati motivi non è stato dato. Il presidente Nello Musumeci ha fatto bene ad accelerare, perché conosce i problemi sanitari delle isole minori e di Lampedusa in particolare. Lampedusa è la frontiera d’Europa».

Ischia “Covid-free” in 20 giorni – In Campania il piano di immunizzazione delle isole è già partito e procede a ritmi serrati. Procida ha completato in cinque giorni la somministrazione a tutti gli abitanti, ed è vicina al traguardo anche Capri, la cui popolazione è oggi vaccinata al 70% circa. La prossima sarà Ischia, dove si spera di raggiungere lo status “Covid-free” in 20 giorni. A Ischia è stato annunciato anche il primo evento in presenza dopo la vaccinazione di massa: l’Ischia Film Festival dal 26 giugno al 3 luglio. «Sarà un segnale importante per la ripartenza degli eventi e del turismo sull’isola verde», ha affermato il direttore del festival, Massimiliano Messina. Ma c’è chi critica il piano di immunizzare le isole: secondo l’infettivologo Matteo Bassetti «prima di vaccinare le isole, la Regione Campania avrebbe dovuto mettere in sicurezza tutti i pazienti fragili e tutti gli anziani. Nessun ente locale dovrebbe derogare al principio base di vaccinare innanzitutto i soggetti deboli».

L’entroterra – Secondo il Commissariato per l’emergenza Covid, l’approccio che sarà utilizzato per le isole potrebbe in futuro «essere ulteriormente applicato a beneficio di alcune realtà isolate degli Appennini, delle Alpi o di altre aree interne, rese maggiormente isolate a causa della rete viaria». Una soluzione auspicata anche dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: «Non solo isole. Si vaccinino anche tutti i luoghi d’Italia isolati, difficili da raggiungere e dotati di presidi sanitari minimi», ha dichiarato su Facebook il leader di “Cambiamo!”.