Anche in Italia Facebook ha messo a tacere la piattaforma no vax V_V, bloccando centinaia di account con l’accusa di brigading, ovvero di squadrismo digitale. Una stretta sulla sicurezza che Meta, di cui ormai fa parte il social network fondato da Mark Zuckerberg, ha intrapreso in diversi paesi, tra cui la Francia, grazie alla collaborazione con governi, polizia e altre società tecnologiche.

Il movimento V_V – Gli utenti della V_V, oltre mille in tutta Italia, molestavano in massa i loro bersagli: medici, politici e giornalisti. Dopo un addestramento su Telegram (Il social preferito dagli attivisti di tutto il mondo), tartassavano le loro vittime con una pioggia di commenti fino a costringerle a cancellare i post considerati pro vax. Le affiancavano a svastiche e le definivano “sostenitori dei Nazisti” per aver promosso i vaccini anti-Covid.

«Il monitoraggio continua» –  A fermare la versione italiana della V_V è stata un’inchiesta delle Procure di Genova e Torino, poi sfociata nei giorni scorsi in una serie di perquisizioni. «Le persone dietro questa attività – spiegano Nathaniel Gleicher e David Agranovich, rispettivamente a capo delle divisioni sicurezza e minacce di Meta – hanno fatto affidamento su una combinazione di account autentici, duplicati e falsi per commentare in massa i post di pagine, realtà editoriali e singoli individui a scopo di intimidazione. I nostri sistemi automatici e di revisione hanno preso provvedimenti contro i loro commenti e account, per varie violazioni dei nostri standard della community. Continuiamo a monitorare la situazione e prenderemo provvedimenti qualora rilevassimo ulteriori violazioni».