Un futuro che non può che guardare all’Europa, la necessità di programmare per «non appiattirsi sul presente» e la questione cruciale del “diritto allo studio”, contro «il sotto-finanziamento e l’incertezza delle regole, i mali peggiori delle università italiane». Sono stati questi i temi toccati dal neoeletto rettore dell’ Università statale di Milano, Elio Franzini, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019 che si è svolta il 7 febbraio nell’aula magna della sede storica di via Festa del perdono.

Verso il futuro – L’inaugurazione di quest’anno è arrivata in un momento particolare della storia della Statale, con le polemiche sul nuovo polo che sorgerà nell’area Expo di Rho. E’ proprio qui che il rettore ha trovato il giusto spunto per raccontare la sua idea di università del futuro. Un nuovo «polo scientifico per costruire prestigio, scienza e lavoro» unito ad un’istituzione storica come Città studi per mantenere l’università sempre al centro di Milano, anche grazie alla sede di Via Festa del perdono. «Guardare al passato è indispensabile per non cedere alla quotidianità ma bisogna rimanere lontani dalle dinamiche frenetiche di breve periodo per non appiattirsi sul presente». In quest cornice Franzini ha inserito la nascita del progetto Unimi 2040 che, insieme ad una rete di università europee capitanate dalla Sorbona di Parigi, si propone di individuare e riprogettare gli assetti di formazione e governance per gli atenei. La sinergia con le istituzioni didattiche del vecchio continente è fondamentale perché «L’Europa chiama le università a formare le nuove generazioni creando percorsi educativi comuni su grandi tematiche che promuovano i valori e l’identità europea».

 

Il diritto allo studio– Oltre a parlare di futuro, il rettore ha ribadito la sua volontà a fare quanto è in suo potere per garantire a pieno il diritto allo studio ai suoi studenti. Servizi, agevolazioni e soprattutto una lotta costante a «sotto-finanziamento e incertezza delle regole, i mali peggiori delle università italiane». Il rappresentante degli studenti Fabio Riccardo Colombo ha fatto notare che i tagli al fondo per il diritto allo studio (passato il Lombardia da 31 a 24 milioni di euro) non rendono la vita facile agli studenti che faticano a ricevere gli aiuti necessari per studiare in una città come Milano. Il rettore Franzini ha poi chiuso il suo intervento con una citazione del cardinal Giovan Battista Montini, poi Papa Paolo VI: «Dovere dell’università è avere spirito critico e carità intellettuale, restando disponibile ad accogliere l’altro e consapevole che l’intelligenza fiorisce nel confronto con la differenza».

Uno sguardo alle stelle– Ospite d’onore all’inaugurazione è stato l’ingegnere Tommaso Ghidini, capodivisione strutture, meccanismi e materiali dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) ad Amsterdam. Il suo racconto dei progressi scientifici nell’esplorazione spaziale ha stupito e affascinato la platea di studenti e rappresentanti delle istituzioni, che poi hanno assistito ad un’esibizione canora del Coro delle voci bianche del conservatorio Giuseppe Verdi.