Una dose del vaccino Pfizer-Biontech (EPA/Song Kyung-Seok/POOL)

Nel tentativo di accelerare la campagna di vaccinazione dei cittadini over-80, la regione Lombardia ha deciso di ampliare il numero dei centri di somministrazione delle dosi, includendo anche 12 strutture gestite da privati. La giunta e l’assessore al welfare Letizia Moratti provano in questo modo a fare un passo in avanti e recuperare i ritardi dei primi dieci giorni di vaccinazioni: su 542mila anziani che hanno dato la loro disponibilità, finora solo un decimo ha ricevuto la prima dose. Ritardi tali da rendere necessario un sms di scuse, nel weekend, verso coloro che non hanno ancora ottenuto un appuntamento.

Il calendario – Alcuni dei centri coinvolti, come il San Raffaele, l’Auxologico e il Sant’Ambrogio, inizieranno a vaccinare gli over-80 già da dopodomani, giovedì 3 marzo. Partiranno invece lunedì prossimo, 8 marzo, Multimedica (che, come per il vaccino antinfluenzale, dovrebbe somministrare le dosi negli spazi del museo della scienza e della tecnologia di Milano) e l’Ircss Galeazzi. Secondo le previsioni della regione, utilizzando queste strutture, che porteranno a 30 il numero totale dei centri vaccinali autorizzati, solo questa settimana si dovrebbe riuscire a raggiungere le 30mila inoculazioni, e 40mila la prossima. L’obiettivo è terminare la vaccinazione degli anziani entro la fine di maggio. La regione ha chiesto anche agli ospedali pubblici di aumentare la loro “capacità di fuoco”. Il consulente della giunta Guido Bertolaso, come dichiarato lo scorso 27 febbraio all’Eco di Bergamo, si augura che il passo successivo sia immunizzare chi lavora: «Il Paese deve ripartire. Quindi sotto con chi lavora, chi sta in fabbrica, chi si muove, chi non ha potuto lavorare in questi mesi come bar e ristoranti».

Niente costi per i cittadini – Intervistato da Radio Popolare, il virologo e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi, Fabrizio Pregliasco, ha confermato che le vaccinazioni presso i centri privati saranno gratuite per i cittadini. Per ogni dose somministrata, però, sarà previsto un rimborso a carico del servizio sanitario nazionale che, come riporta Open, dovrebbe attestarsi tra i 12 e i 15 euro. Le prenotazioni saranno gestite dal Cup regionale e non dai singoli centri che, dichiara Pregliasco, saranno solo «esecutori materiali». Sembra quindi ritornare, anche per le vaccinazioni anti-Covid, quella collaborazione tra sanità pubblica e centri di eccellenza privati che aveva caratterizzato il cosiddetto “modello Lombardia” disegnato dalla giunta Maroni con la legge regionale n.23 del 2015: un sistema lodato prima della pandemia ma che dallo scorso marzo, secondo molti, ha mostrato tutti i suoi limiti. Uno su tutti, la scarsa attenzione alla medicina territoriale, rivelatasi mai così importante come durante questa emergenza.

Forze dell’ordine e università – Intanto procede, negli spazi di Fieramilanocity, la vaccinazione delle forze dell’ordine, che dovrebbe avere termine questa settimana. Dalla prossima, toccherà agli insegnanti. Domani, invece, verranno consegnate le prime dosi di vaccino per il personale universitario, da professori a ricercatori, per un totale di 16.479 soggetti: l’università Bicocca somministrerà le dosi nel proprio campus, mentre Statale, Bocconi, Cattolica e Iulm lo faranno presso la Fabbrica del Vapore. Resta invece in attesa il personale scolastico: 200 presidi di istituti comprensivi e superiori lombardi hanno scritto una lettera al presidente della regione Attilio Fontana per chiedere «vaccinazioni rapide per tutto il personale, non interventi tardivi da realizzare quando altre zone diventino “rosse”».