500mila puntini neri sulla prima pagina del New York Times del 21 febbraio scorso. E il riferimento non è a nessuna mostra di arte contemporanea in esposizione al Moma. Mezzo milione è il numero di morti causati dall’epidemia di Covid-19 a meno di un anno dal suo esordio solo in territorio statunitense. La scelta grafica è forte. E soprattutto è funzionale a rendere la scala dell’impatto che il nuovo coronavirus ha avuto e continua ad avere sulla popolazione americana. Secondo l’illustre quotidiano sono morti più americani a causa dell’infezione che nei campi di battaglia dei conflitti più sanguinose della storia recente: la Prima Guerra Mondiale, la Seconda, con lo sbarco in Normandia, e l’invasione del Vietnam.

L’efficacia del Vaccino – Con l’eccezione di Israele – il Paese al mondo con più vaccinati in relazione alla popolazione, dove già si ipotizza un allentamento del lockdown e il Governo sta rilasciando i “green pass” per permettere alle persone immunizzate di riprendere una vita più vicina alla normalità – la corsa della pandemia continua, soprattutto a causa del diffondersi delle nuove varianti.

Le previsioni e il caso di Nizza – Nulla di inatteso, almeno secondo gli scienziati. Già a inizio mese, Sharon Peacock, a capo del consorzio Covid-19 Genomics Uk, aveva dichiarato alla Bbc che «Dopo aver spazzato il Paese, la variante inglese avrebbe con ogni probabilità fatto lo stesso con il resto del mondo».

La Promenade des Anglais a Nizza

Nessuna profezia dal laboratorio, ma è evidente che le previsioni di Peacock si stanno realizzando nelle aree in cui la campagna vaccinale prosegue ancora a rilento. È emblematico il caso di Nizza, dove il diffondersi della variante inglese ha reso la città della Costa Azzurra il nuovo epicentro della epidemia francese. I numeri parlano da soli. Nell’ultima settimana si sono registrati 750 casi ogni 100mila abitanti contro i 190 della media nazionale. Il caso di Nizza sembra anche confermare le dichiarazioni del Premier Inglese Boris Johnson, secondo cui la variante inglese, oltre a risultare più contagiosa causerebbe una forma aggravata della malattia. Con i ricoveri giornalieri che sfiorano le 20 ammissioni, i reparti Covid sono vicini al collasso e anche le rianimazioni sono prossime alla saturazione. Una situazione sanitaria definita «catastrofica» dal sindaco di Nizza, Christian Estrosi. Un bel grattacapo anche per il governo centrale, visto che a Nizza si sta verificando la situazione che gli esperti prevedono per il resto del Paese entro fine mese.

In Italia – Desta preoccupazione Brescia. Domenica 21, 750 tamponi sono risultati positivi e il dato vale un terzo del totale di contagiati in tutta la Lombardia. Come a Nizza, anche a Brescia la variante inglese risulta prevalente rispetto agli altri ceppi. La gravità della situazione non è ancora paragonabile a quella che sta vivendo la Costa Azzurra, ma secondo le normative vigenti, la provincia bresciana, superata la quota dei 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti e con un Rt prossimo all’1,20, ha tutte le carte in regole per entrare in zona rossa.