Domenica 26 maggio, ore 22. Entrando in via Solferino 28, la sede storica del Corriere della Sera, l’unico evento che sembra turbare i giornalisti è l’ultima giornata del campionato di Serie A. Ma è una calma apparente, perché ci si sta preparando per una nottata di lavoro diversa dalle altre: quella delle elezioni europee.

Exit poll, proiezioni e la prima versione del giornale – Alle 23 la musica inizia già a cambiare. Sale la concitazione con la diffusione degli exit poll, che delineano il primissimo quadro di queste elezioni. «Ammorbidisci sui 5 Stelle, il dato non è “quasi dimezzato” rispetto alle politiche, stanno ancora sopra il 20%», «Succede un casino se il Pd li supera». Si aspettano le prime dichiarazioni dei partiti per capire come inserirle nei rispettivi pezzi.
Sono continui gli aggiornamenti in attesa delle fatidiche 00.30, quando tutte le pagine devono essere chiuse e mandate in stampa. È la prima versione del Corriere della Sera, quella che verrà distribuita in circa metà d’Italia: ad eccezione delle grandi città, sarà questo il giornale che domani gli italiani sfoglieranno. In direzione intanto si ragiona sulla prima pagina e sul titolo. È come una partita di scacchi, non si prendono decisioni non ponderate: preferire “cadono” ad “arretrano” ha un significato non solo semantico, ma bisogna aspettare almeno le proiezioni che confermino i dati degli exit poll.
A mezzanotte arrivano le prime proiezioni ed è la questione del Pd secondo partito in vantaggio sul M5S ad attirare l’attenzione delle redazioni al lavoro. Almeno fino a cinque minuti dalla chiusura, quando esplode la notizia del 33% della Lega. Nascono così accese discussioni su come impostare la ribattuta, perché, a prescindere dalle percentuali, il vero vincitore di queste elezioni è Salvini. Trovata una linea condivisa, il caporedattore Mario Garofalo entra in Sala Albertini per mostrare la prima pagina del Corriere di lunedì 27 maggio – nella sua prima versione – e a dare una breve interpretazione di queste Europee.

Mario Garofalo, caporedattore del Corriere della Sera

Ribattuta e interpretazione del voto – La ribattuta è la seconda versione del Corriere della Sera, quella aggiornata alle ore 2.30, e viene distribuita a Roma e Milano. Il clima inizia a distendersi e si tirano le fila delle notizie principali da inserire. “La Lega vola, il Pd supera il M5S”, è questo il nuovo titolo deciso tra i capiredattori, il vicedirettore Venanzio Postiglione e il direttore Luciano Fontana. C’è anche più tempo per riflettere sul peso da dare ai vari partiti, dalla delusione di Emma Bonino per il risultato di +Europa, alla questione della soglia psicologica del 10% non superata da Forza Italia. È chiaro che il voto non può che essere letto in chiave politica nazionale, nonostante si perda mai il focus sulle conseguenze a livello europeo. Alle 2.30 la ribattuta è chiusa e le redazioni si svuotano dei giornalisti in servizio nella nottata di lavoro appena terminata.

Marco Ascione, caporedattore alla redazione politica del Corriere della Sera

Aggiornamenti per la digital edition – Tutto ciò che succede dopo le 2.30 è il lavoro per l’edizione straordinaria, la terza di questo numero del Corriere della Sera, quella che non avrà mai spazio sulla carta ma solo in digital edition. I giornalisti rimasti hanno il compito di aggiornare i dati e i grafici della nuova ribattuta. Il lavoro è molto meno frenetico, ma da gestire comunque con grande precisione perché deve tenere continuamente in considerazione i dati reali diffusi per tutta la notte dal Viminale. Il momento chiave cade alle 5.50, tempo massimo per valutare i risultati definitivi delle 56 mila sezioni scrutinate su 61 mila, con l’affluenza al 56%: trionfo della Lega al 34,6% (che ha raddoppiato i voti delle politiche di un anno fa), Pd in netta ripresa al secondo posto al 23%, crollo verticale del MoVimento 5 Stelle al 16,6%, Forza Italia cade all’8,6% e Fratelli d’Italia sorprende al 6,4%, con +Europa, Europa Verde e La Sinistra che non superano la soglia di sbarramento.
La scadenza è fissata alle 6, quando i lettori troveranno questa versione del giornale in versione digitale sul proprio tablet o smartphone. Perché per un lettore che si è svegliato questa mattina, c’è una redazione che ha appena terminato una nottata di lavoro per fornirgli le notizie più fresche sugli avvenimenti di queste elezioni europee.