Una notizia positiva tra le molte negative collegate al Covid-19. A darcela è l’Istat dopo una ricerca eseguita in collaborazione con l’Aci: il periodo di quarantena imposto dai decreti governativi, e più in generale le restrizioni alla mobilità e alla circolazione dovute alla pandemia da Covid-19, hanno fatto registrare un decremento eccezionale degli incidenti stradali, con le relative vittime.
Le stime – Secondo le stime preliminari, nel periodo gennaio-settembre 2020 si registra un calo del 29.5% degli incidenti stradali con lesioni a persone (90.821 rispetto ai 128.815 dello stesso periodo del 2019), del 32% dei feriti (123.061 sui precedenti 180.900) e del totale delle vittime entro il trentesimo giorno, diminuite del 26.3% (1.788 su 2427 del 2019). Se si guarda solo al semestre gennaio-giugno, la contrazione è più accentuata, con un particolare picco nei mesi di marzo e aprile, equivalenti al periodo di confinamento in casa: -34% delle vittime e -40% sia di incidenti che di feriti. Nel trimestre luglio-settembre l’incidentalità è invece ripresa, registrando un calo più contenuto (attorno al 10%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Strade e autostrade – La diminuzione delle vittime riguarda tutti gli ambiti stradali: nei primi 9 mesi dell’anno è stimata pari a circa il 50% sulle autostrade e tra il 40% e il 44% sulle strade urbane ed extraurbane. Inoltre, si registra un calo del 23% delle percorrenze medie su sulle strade extraurbane principali e le prime iscrizioni di autovetture nuove di fabbrica subiscono una contrazione del 33%.
Gli obiettivi – Istat e Aci non si ritengono totalmente soddisfatte, dal momento che il dato positivo non è riconducibile al virtuosismo degli italiani, bensì a una condizione di forzata immobilità: «Con riferimento agli obiettivi europei 2010-2020 per la sicurezza stradale – si legge in una nota dell’Istututo di statistica – sebbene la drastica diminuzione delle vittime nel 2020 avvicini l’Italia al target del -50% prefissato, ciò non consente di leggere con accezione positiva i traguardi raggiunti. Il radicale calo della mortalità nei periodi di confinamento della popolazione e blocco della circolazione hanno condotto a una diminuzione forzata di incidenti e vittime, non legata a comportamenti virtuosi e al miglioramento della sicurezza stradale. In termini percentuali, nei primi nove mesi del 2020 il numero di morti scende del 43,1% rispetto al 2010 e del 66,4% nel confronto con lo stesso periodo del 2001».
In Europa – Anche negli altri paesi europei la pandemia da Covid-19 ha avuto effetti analoghi. Dai dati diffusi dallo European Transport Safety Council (Etsc), riferiti ai decessi registrati nel mese di aprile in 24 paesi dell’UE, la mortalità su strada è diminuita mediamente del 36%, registrando un valore record, dal momento che nel periodo 2010-2019 i decessi nell’UE sono calati in totale del 24%. All’interno di questa classifica, l’Italia si piazza al primo posto con una riduzione dell’84%, seguita da Belgio, Spagna, Francia e Grecia, tutti con un decremento percentuale maggiore del 59%.