Un voto polarizzato, ma con un solo vincitore.  Il Brexit Party di Nigel Farage conquista la tornata elettorale europea in Gran Bretagna con il 32 percento di voti e 28 seggi nel prossimo Parlamento.  Al secondo posto i Liberal-Democratici con il 20%, seguiti dai Laburisti. Male i Conservatori, destinati al quinto posto con il 9% e superati anche dai Verdi, quarti al 12%.

“È stata una sveglia”-  Nella notte ai microfoni di Sky News Farage ha definito il risultato «una grande vittoria per il Brexit Party». Il leader della formazione euroscettica ha messo in evidenza la «grande sconfitta di Tories e Labour in Galles e Nord Inghilterra» e sottolineato come questo sia «un segnale chiaro per il Parlamento. Saremo i garanti dell’uscita inglese dall’Ue il 31 ottobre senza ulteriori rinvii». Ai microfoni di BBC Farage ha rincarato la dose: «Il voto ha espresso il grande senso di frustrazione del Paese. Alle prossime elezioni nazionali saremo protagonisti». Un’ulteriore conferma del risultato di Brexit Party è arrivata dal nord del Paese, come nello Yorkshire e nelle East Midlands. Buoni i risultati anche in Galles e in Scozia, dove è il secondo partito dietro lo Scottish National Party.

Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn

Verso la Brexit – «La situazione attuale impone che si ridiscuta l’uscita dall’Unione Europea» ha dichiarato Corbyn, analizzando i risultati che hanno premiato il partito di Farage e i LibDem. Il leader laburista ha poi aggiunto: «Con i conservatori che si stanno disintegrando e un Parlamento in stallo è necessario ridiscutere la Brexit o attraverso le elezioni o attraverso un nuovo referendum». Secondo i risultati i laburisti avrebbero ottenuto 10 deputati, la metà rispetto a quelli ottenuti nel 2014 e pagano soprattutto il grande risultato dei LibDem, seconda forza dietro il Brexit Party.

La sconfitta dei Conservatori- La vera sorpresa della tornata elettorale viene dai Lib-Dem di Vince Cable che hanno ottenuto il 20,3%, con 15 parlamentari. Un risultato di gran lunga diverso rispetto al 2014, quando alle elezioni europee ottennero appena un seggio. I Conservatori della premier dimissionaria Theresa May invece hanno raccolto appena il 9%, superati anche dai Verdi, quarta forza al 12 percento.