Prosegue la maxi ispezione dell’ex hotel Astoria da cui il 10 giugno è scomparsa la piccola Kataleya. I Gis e i Ros dei carabinieri stanno passando al setaccio ogni angolo della struttura alla ricerca della bambina di 5 anni che viveva con i genitori nell’albergo occupato abusivamente da 140 persone, sgomberato sabato 17 giugno.

I ritrovamenti – Un cellulare, una telecamera, un vano nascosto nel sottotetto e un’intercapedine con accesso dal giardino. Questi i ritrovamenti della prima fase di ispezioni di domenica 18 giugno, che ha coperto il 50% dell’immobile. Oggi, lunedì 19 giugno, l’operazione si dovrebbe concludere. Intanto sono in corso gli accertamenti sui ritrovamenti fatti. Il telefono recuperato nei cassonetti durante le operazioni dei carabinieri è ora al vaglio. Sono in corso gli accertamenti sull’intercapedine con accesso al giardino sul retro della struttura, utilizzabile come nascondiglio temporaneo. L’ipotesi è che la bambina sia stata tenuta lì dentro. Ma è la telecamera privata di videosorveglianza che potrebbe rivelarsi decisiva, secondo gli inquirenti. L’apparecchio punta sul cortile e potrebbe aver ripreso Kataleya. Le uniche immagini finora a disposizione degli inquirenti sono quelle in cui si vede la piccola sulle scale interne del cortile tra le 15:12 e le 15:13, pochi minuti prima di scomparire. C’è poi la testimonianza di una bambina di 3 anni inquilina dell’edificio, che ha riferito ai genitori di aver visto Kataleya in lacrime, trascinata via da un uomo verso un edificio adiacente.

Le ricerche – L’albergo era già passato al setaccio al momento della scomparsa da carabinieri e vigili del fuoco ma gli inquirenti non vogliono lasciare nulla di intentato e questa volta è completamente in mano loro. Una delle maggiori difficoltà nelle indagini è la mancanza di informazioni precise sulla via di fuga usata dagli eventuali sequestratori. Si escludono intanto altre possibilità. Il vano nel sottotetto a cui si accede dalla sommità dell’albergo non ha portato a indizi riconducibili a Kata. In altre intercapedini raggiunte non è stato trovato nulla. Sono stati controllati tombini e pozzi neri. Droni, telecamere termiche e sonde usate nell’ispezione finora non hanno rilevato tracce della piccola. Le ricerche si sono svolte anche nel cortile che conduce ai garage del palazzo adiacente all’albergo, dove gli investigatori ritengono che Kataleya possa essere stata portata temporaneamente subito dopo il sequestro.

I carabinieri ispezionano una stanza dell’ex hotel Astoria (Ansa)

Il movente – L’ex capo dei Ris di Parma Luciano Garofalo, consulente della famiglia, sostiene che alla base del rapimento potrebbe esserci un regolamento di conti tra i gruppi dell’hotel che avevano il controllo del racket degli affitti, da 500 a 1.500 per stanza. Anche il padre della bambina, Miguel Angel Ramon Chiclio Romero, ha parlato di questa eventualità. La bambina sarebbe servita come ricatto e per questo l’ipotesi che sia ancora viva è plausibile. Secondo l’ex carabiniere: «Il tempo trascorso va nella direzione di esiti purtroppo gravi, delittuosi», ma «ancora non è detto».