A Milano vince ancora il PD. 36% contro il 27,4 della Lega. Nel capoluogo lombardo i 5 Stelle non vanno oltre l’8.53%, mentre Forza Italia resta almeno sopra la doppia cifra. Vanno bene i radicali di +Europa al 5,3%, che si attestano sopra Fratelli d’Italia della Meloni. Sono dati in controtendenza rispetto al resto della penisola, per una città che continua a preferire l’Unione all’euroscetticismo. Secondo il sindaco Beppe Sala i pentastellati «al nord non funzionano, qui si chiede di fare» e pagano le promesse non mantenute che hanno prodotto l’astensionismo al Sud. Sulla Lega insiste: «Non demonizziamo Salvini, cerchiamo di batterlo» e sembra avere qualche riserva nei confronti dell’atteggiamento del partito democratico rispetto al leader del Carroccio. Sulla sua Milano si è detto soddisfatto, rimarcando il risultato ottenuto nelle periferie, che «non sono luoghi infami» e che dimostrano come la sinistra possa vincere anche al di fuori del centro.
Il Pd vince in tutti i quartieri – In effetti il partito democratico è il primo partito in tutti i municipi di Milano. Il dato migliore lo ottiene nel primo, quello del centro, dove sfonda la barriera del 40% (42,5), più del doppio della Lega che si ferma sotto al 20. Sempre nella zona del centro è interessante il dato riguardante +Europa, 8,7%, tra i dati più alti nell’intera penisola. Qui resiste anche Berlusconi, con Forza Italia che sfiora il 15%. Tra duomo, brera e dintorni il Movimento 5 Stelle è inesistente: 3,8%. La Lega registra le percentuali più alte nei municipi 2 (quello di NoLo e della stazione centrale), 7 (Baggio-De Angeli-San Siro) e 9 (che va da Garibaldi a Niguarda). In queste tre zone si avvicina molto alla soglia psicologica del 30 per cento, senza mai infrangerla, e resta sotto al Pd di pochi punti percentuali. I democratici superano il 40% anche nel municipio 3, quello di Porta Venezia, Lambrate e Città studi, dove Forza Italia supera il 10. Nella zona 8, tra fiera e Quarto Oggiaro, si registra il picco per i verdi, quasi al 3,6%. In tutti i municipi +Europa è sopra Fratelli d’Italia di Giorgia meloni, tranne il 2, il 4 e l’8, con percentuali sempre molto vicine.
I numeri cambiano sensibilmente se si sposta l’attenzione dal capoluogo al resto della regione. In Lombardia trionfa ancora la Lega (43%), con il Pd seconda forza, ma staccata di 20 punti. Ancora, i grillini non arrivano alla doppia cifra. Ma non è solo un fatto macroscopico, già spostandosi nella provincia milanese la sinistra perde la propria egemonia, con un partito democratico sotto il 30 per cento e la Lega al 34. M5S si conferma basso, al 10% e Forza Italia poco distante.
Il caso di Milano rimane atipico. Per una sinistra che continua a perdere le proprie roccaforti in giro per l’Italia, una base da cui ripartire.