Ai sei Paesi fondatori dell’Unione europea (Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo e Belgio) si sono aggiunti Spagna, Finlandia e Slovenia: è questo il cosiddetto “gruppo di amici” nato con lo scopo di modificare il sistema di voto in materia di politica estera. L’obiettivo sarebbe quello si sostituire la votazione all’unanimità con la maggioranza qualificata. Nel documento si legge che si vuole «migliorare l’efficacia e la velocità del processo decisionale. Sullo sfondo della guerra di aggressione della Russia e delle crescenti sfide internazionali siamo convinti che la politica estera dell’Ue necessiti di processi adeguati per rafforzare l’Ue come attore di politica estera».
Da tempo si discute nei paesi dell’Ue sull’importanza di superare il meccanismo dell’unanimità che, come spiegato da Milena Gabanelli, da strumento di garanzia dei singoli Stati si è trasformato in un meccanismo di ricatto che ha paralizzato diverse decisioni dell’Ue.