Lo scandalo Qatargate ha un volto nuovo, quello di Monica Rossana Bellini. La commercialista della famiglia Panzeri è stata arrestata martedì 17 gennaio dal nucleo di polizia economico finanziaria di Milano con l’accusa di corruzione, associazione a delinquere e riciclaggio. Dopo essere stata condotta al San Vittore di Milano con un mandato di arresto emesso dai magistrati di Bruxelles, la donna si trova ora ai domiciliari su decisione del giudice Roberto Arnaldi. Le perquisizioni erano iniziate a seguito delle dichiarazioni di Francesco Giorgi, collaboratore di Panzeri e compagno di Eva Kaili, che aveva fatto il nome di Bellini. L’udienza fissata per fine mese stabilirà se consegnare la commercialista alla giustizia belga. Con l’arresto di Bellini si apre lo scenario di un’inchiesta autonoma anche a Milano per profili di presunto riciclaggio.
Il ruolo di Bellini – Cinquantacinque anni e uno studio nel comune di Opera (Milano), Bellini gestiva da tempo i conti dello studio legale di Silvia Panzeri, avvocata figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, con cui la commercialista era amica da tempo. La donna risulta proprietaria del 5% delle quote della società di consulenza Equality Consultancy Srl, fondata alla fine del 2018 su iniziativa di Panzeri. Formalmente, la società sarebbe stata creata per sviluppare rapporti tra Ong e imprese ma in realtà, in base alle dichiarazioni di Giorgi, da poco collaboratore di giustizia, la società era «una struttura che dava al flusso di denaro ‘cash’ una veste legale». Secondo i calcoli di un investigatore milanese la cui testimonianza è riportata sul Corriere della Sera, se il circuito di denaro che passava per questa società era in funzione dal 2019, il milione e mezzo di euro trovato in contanti a casa di Giorgi e Panzeri potrebbe essere solo la “punta dell’iceberg” degli incassi illeciti che non erano ancora stati immessi nel circuito “legale”.
Le parole di Francesco Giorgi – «È stato Panzeri a rivolgersi a Monica Bellini per fondare la società», ha dichiarato Giorgi agli inquirenti. Proprio lei, tra l’altro, avrebbe accompagnato l’eurodeputato a Doha in occasione dei mondiali. In particolare, Giorgi ha spiegato che la Equality forniva servizi per un’organizzazione con sede in Inghilterra. «Nessuno dei soci parlava inglese, ma per giustificare l’utilizzo di una società italiana da parte di una britannica, i servizi devono essere forniti nella lingua di destinazione», ha dichiarato Giorgi, ammettendo di essere stato coinvolto da Panzeri proprio perché era l’unico in grado di redigere in inglese i documenti necessari.
Il 2019 di Panzeri – Nel 2019 avrebbe avuto inizio il meccanismo di immissione del denaro contante nel circuito della Equality: passavano da lì i soldi provenienti dal Qatar, giustificati come pagamento di servizi forniti alla società inglese. Così i soldi, dopo essere arrivati in Inghilterra in una modalità ancora non chiara, potevano giungere in Italia almeno con una veste legale. Proprio quando inizia a dare vita a tutto questo sistema, Panzeri decide di non ripresentarsi alle elezioni europee e dedicarsi alla creazione di una Ong, la Fight Impunity. Si tratterebbe del secondo pilastro di questi traffici: un’organizzazione non governativa con cui Panzeri potesse consolidare una politica del gruppo europeo Socialisti&Democatici a favore del Marocco e del Qatar, i due Paesi accusati di violazione dei diritti umani.
Panzeri collabora – Qualche giorno fa l’ex.eurodeputato ha da acquisito lo status di pentito, ottenendo uno sconto di pena che gli impone un anno di carcere e 80 mila euro di multa. Secondo quanto dichiarato dall’avvocato Marc Uyttendaele, Panzeri sarebbe pronto a «dire tutta la verità e a contribuire all’efficacia» e «spera che non accada nulla di doloroso» alla figlia e alla moglie che per ora si trovano ai domiciliari.
Aggiornamenti da Bruxelles – Intanto, a Bruxelles si è auto-sospeso l’eurodeputato socialista Andrea Cozzolino, anche lui coinvolto nelle indagini. Da mercoledì 18 gennaio l’eurocamera ha un nuovo presidente, il socialista lussemburghese Marc Angel, che sostituisce Eva Kaili, al centro dello scandalo e in carcere dal 9 dicembre. L’eurodeputata greca continua a dichiararsi innocente. Giovedì 19 gennaio si presenterà davanti alla Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles per l’udienza che riesaminerà la sua custodia cautelare.