In estate abbiamo fatto i conti con Caronte, Lucifero e Apocalisse. Per cominciare il 2023 invece, l’Italia riceverà la visita di Thor. È questo il nome scelto dai meteorologi per indicare l’ondata di maltempo che si abbatterà sul nostro Paese fino alla fine di gennaio, portando piogge, freddo e maltempo, con un crollo delle temperature fino a 10 gradi. Il ciclone, in arrivo dalla Groenlandia (da qui la scelta del dio del tuono della mitologia norrena per il nome) colpirà indistintamente tutte le regioni lungo la penisola ma si concentrerà in particolare su Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna e soprattutto Campania, portando anche qualche nevicata nel corso del weekend.
Al Nord – Situazione tendenzialmente stabile al Settentrione. Le nuvole saranno la costante del weekend dalla Valle d’Aosta al Friuli Venezia Giulia. Qualche precipitazione isolata cadrà lungo la costa adriatica e in Pianura Padana ma senza creare problematiche alla circolazione. Stesso discorso si può fare per la neve, prevista su buona parte della Lombardia (ma di scarsa intensità) e in Emilia Romagna centro-occidentale, ma quasi esclusivamente al di sopra dei 300/400 metri. Temperature in leggero calo su tutto il Nord, con temperature minime vicine o sotto lo zero quasi ovunque.
Al Centro – Per tutto il weekend è previsto il maltempo, con abbondanti precipitazioni quasi ovunque portate dai forti venti del ciclone Thor e rischi di nubifragio in Sardegna, costa adriatica e basso Lazio. La catena appenninica sarà interessata da nevicate diffuse al di sopra dei 200/300 metri fino a domenica (massimo 30cm ma solo al di sopra dei 700/1000 metri di altitudine). Le temperature saranno in calo rispetto alle medie stagionali nella giornata di venerdì 20 gennaio, mentre tenderanno a rialzarsi sabato 21 e domenica 22.
Al Sud – Nel fine settimana al Meridione si avrà la situazione peggiore. Fino a domenica le piogge saranno molto abbondanti in tutte le regioni, con una segnalazione di allerta meteo in Sicilia, Calabria, Molise, Abruzzo e soprattutto Campania. La stima dei meteorologi prevede precipitazioni dell’ordine di 200/300 litri per metro quadrato, ovvero l’equivalente abituale di un paio di mesi. Anche al Sud gli Appennini verranno imbiancati ad un’altezza compresa fra i 350 e i 1000 metri, in particolar modo nella zona della Basilicata della Calabria settentrionale, con la possibilità di vedere la neve anche qualche spruzzata sulle cime dell’Etna e del Vesuvio. Vento forte e mari mossi, o molto mossi, per tutto il weekend con temperature in calo di 7/8 gradi rispetto alle medie stagionali.