L’agente segreto più famoso del mondo e l’imprenditore più ricco seduti fianco a fianco: al cinema, anzi in streaming. Jeff Bezos si è comprato anche James Bond: è questa la sintesi della seconda acquisizione più costosa mai conclusa da Amazon. Il colosso delle vendite di Seattle ha pagato 8,45 miliardi di dollari per la Metro Goldwin Meyer (Mgm), la centenaria casa di produzione americana nota per l’inconfondibile logo del leone ruggente che detiene, tra gli altri, anche i diritti sulle imprese di 007.
L’operazione arriva a una settimana dall’annuncio della fusione tra Warnermedia (controllata di At&T) e Discovery, e indica con sempre maggiore chiarezza quale sia il nuovo terreno di battaglia della così detta “Streaming War” (la guerra tra piattaforme digitali che distribuiscono contenuti video). La caccia all’abbonato passa inevitabilmente per la caccia a contenuti esclusivi in un settore in espansione a causa della pandemia ma sempre più competitivo. Il mercato della distribuzione online ha un valore stimato di 71miliardi nel 2021 e conta oltre un miliardo di utenti (fonte Statista).


Una mossa obbligata – La Mgm era in vendita già da diversi mesi e secondo il New York Times la cifra di 8,45 miliardi pagata per l’acquisizione sarebbe superiore del 40 per cento rispetto al valore di mercato reale della casa di produzione. La disponibilità di Amazon a pagare una cifra simile è spiegabile da due motivi. Il primo, e il più semplice, è che «Amazon può farlo»: nelle sue casse ha 70 miliardi di dollari per gli investimenti e una capitalizzazione sul mercato di oltre 1000 miliardi.
Il secondo motivo, invece, è che questa operazione rappresenta una delle ultime possibilità per Prime di agganciare i suoi principali concorrenti. Disney+, lanciata quest’anno, è leader nel mercato per quanto riguarda la varietà di contenuti. Può contare su prodotti Marvel e Fox, oltre che su film e cartoni animati di produzione Disney. Mentre con oltre 200 milioni di abbonati, Netflix detiene il primato per numero di abbonati. Inoltre il gigante dello streaming ha anche dimostrato capacità superiori nel produrre serie e film originali di successo rispetto alle altre piattaforme come, appunto, Prime.

Cosa porta a casa Prime – Con l’acquisto di Mgm la piattaforma di Bezos porta nel suo archivio – fruibile dai suoi utenti e che verrà invece oscurato sulle altre piattaforme – un catalogo sconfinato di 15mila serie e un patrimonio di produzioni cinematografiche per circa 4mila titoli. Alcuni celeberrimi, di cui 180 premi Oscar.

La serie James Bond sarà controllata da Amazon solo al 50 per cento, però. L’altra metà rimane proprietà di Eon productions, società che continuerà a detenere un potere decisionale inviolabile sulle scelte creative del franchise. Ma nelle disponibilità di Prime entrano anche titoli come “Rocky”  e ”Robocop”, “La Pantera Rosa”, e “Il Silenzio degli innocenti”. E poi “La rivincita delle Bionde”, “Stregata dalla Luna”, “Tomb Raider” e “Basic Instinct”.
Non si tratta di un semplice ampliamento di repertorio, tanta disponibilità di proprietà intellettuali aprirà vere e proprie praterie per remake di vecchi classici ma anche produzioni nuove ambientate in scenari familiari agli spettatori. Non è escluso, tra l’altro, che arrivi l’Oscar già il prossimo anno: nel cantiere Mgm ci sono “Respect”, il biopic di Aretha Franklin interpretata da Jennifer Hudson, e “House of Gucci”, film di Ridley Scott con protagonista Lady Gaga girato nei mesi scorsi a Milano.