Alcune persone a passeggio nel centro commerciale ‘Il centro’ di Arese, nel primo giorno di apertura, nei fine settimana, dei centri commerciali, Arese, Milano, 22 Maggio 2021.
ANSA / MATTEO BAZZI

L’Italia è tutta gialla. Non era mai successo dall’entrata in vigore del Dpcm del governo Conte del 4 novembre 2020, che aveva diviso la penisola in fasce di rischio Covid. Da oggi, 24 maggio 2021, anche la Valle d’Aosta, l’ultima regione rimasta arancione, è passata in zona gialla e anticipa al 28 maggio la riapertura dei ristoranti al chiuso (rispetto alla data del primo giugno prevista dal governo).

Un’Italia in bianco – La decrescita della curva dei contagi e il progressivo svuotamento delle terapie intensive fanno ben sperare gli italiani. Dal primo giugno, Molise, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia potrebbero passare in zona bianca, quella a più basso rischio diffusione Covid, con la quota fissata a 50 positivi ogni 100mila abitanti. Addio, quindi, al coprifuoco e riapriranno tutte le attività senza condizioni, mantenendo sempre distanziamento e mascherine. Il 7 giugno potrebbe toccare ad Abruzzo, Umbria, Veneto e Liguria salutare la zona gialla. Lombardia e Lazio dovranno probabilmente aspettare il 14 giugno e via via tutte le altre entro il 21, quando tutto il nostro Paese dovrebbe colorarsi di bianco. Sempre il 21 giugno verrà eliminato il coprifuoco, che già dal 7 dello stesso mese sarà allungato fino alle 24.

Le palestre – Via libera alle palestre. Dal 24 maggio si può tornare a fare attività fisica anche al chiuso, mantenendo, però, il rigido protocollo imposto dal Cts. Bisognerà sempre indossare la mascherina fino al momento di iniziare l’esercizio e la distanza non potrà essere inferiore a 2 metri (un metro se l’attività viene svolta all’esterno). Sarà obbligatoria la misurazione della temperatura prima di accedere all’impianto e verranno differenziati di percorsi di entrata e uscita. I tappetini saranno igienizzati a ogni utilizzo ed è consigliato portarsene da casa uno personale. Vietato l’uso delle doccce. I bambini potranno essere accompagnati da una sola persona e tutti dovranno presentarsi già vestiti per l’attività fisica, in modo da utilizzare il meno possibile gli spogliatoi.

I matrimoni – Per festeggiare in grande le nozze, gli italiani dovranno attendere il 15 giugno. Il Cts ha validato il protocollo venerdì 21 maggio 2021: non è previsto un tetto agli invitati, salvo una quota indicativa di mille persone. Il numero massimo sarà stabilito dalla capienza del locale, tenendo in considerazione che il distanziamento tra i tavoli dovrà essere di almeno due metri. Sarà, invece, obbligatorio il Covid pass, cioè il certificato che attesta: di essere stati vaccinati almeno con la prima dose entro le due settimane precedenti, di aver ricevuto la doppia dose; di essere guariti dalla malattia; di aver effettuato un tampone entro le 48 ore precedenti. Rimane anche l’obbligo di misurazione della temperatura per tutti i presenti, che non dovrà essere superiore ai 37,5°C. No al buffet self-service, gli ospiti non potranno toccare il cibo ma saranno i camerieri a servire le pietanze. Tempistiche predefinite per i balli: all’interno non potranno essere più lunghi di 15 minuti. Soddisfatta il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini: «È una battaglia che mi sta molto a cuore, sono intervenuta in prima persona. Il grande ritorno era previsto a luglio ma siamo riusciti ad anticipare».