Per la Commissione europea 17 anni sono sufficienti per iniziare a guidare, o meglio per esercitarsi con qualcuno accanto. Con la proposta della patente digitale europea, un documento di guida valido in tutta l’UE, scenderà l’età con cui si potrà iniziare la pratica. Aumenterà, invece, la rigidità nei controlli con tolleranza zero per eccesso di velocità e guida in stato di ebbrezza. Tutto questo per raggiungere l’obiettivo europeo delle zero morti sulle strade entro il 2050.

Le modifiche – La pratica di guida potrà iniziare a 17 anni su auto e camion, ma sempre accompagnati e con un periodo di prova di due anni dopo superamento dell’esame. Le guide dovranno essere eseguite anche su strade urbane, percorse da numerosi veicoli a due ruote, bici e pedoni, in modo da abituare il futuro guidatore ad ogni situazione e alla presenza di soggetti diversi sulla carreggiata. I neopatentati dovranno essere consci che un determinato stile di guida può influire sull’inquinamento, come, per esempio, la gestione del tempo di cambio marcia. Saranno aumentati i controlli nelle persone che soffrono di particolari disturbi: diabete, epilessia, problemi psichiatrici, cardiaci e di apnea notturna (coloro che soffrono di quest’ultima hanno un rischio di incidente stradale da 2 a 7 volte superiore di quello di persone sane, riferisce il sito dell’Aci, Automobile Club d’Italia). Infine, le sanzioni saranno più dure: zero tolleranza per eccesso di velocità e per chi guida in stato di ebbrezza, tanto che la Commissione ha deciso che per i due anni consecutivi al conseguimento della patente il tasso di alcol nel sangue dovrà sempre essere di 0 g/l. Considerati estremamente gravi anche il mancato rispetto della distanza di sicurezza, il soprasso e la sosta pericolosa, il soprasso con striscia continua e il mancato rispetto delle norme sull’utilizzo delle corsie di emergenza.

Adina Valean, commissaria europea per i trasporti. Fonte: Wikipedia

Sicurezza stradale – Oltre 20 mila morti sulle strade europee lo scorso anno, tra incidenti che coinvolgono auto, pedoni, ciclisti, utenti di scooter e moto. Aumentare la sicurezza stradale è una priorità. Così, la Commissione europea ha proposto delle modifiche alla legislazione comunitaria vigente introducendo la patente digitale europea. L’obiettivo è quello di «dimezzare i morti e i feriti gravi entro il 2030», ha dichiarato la commissaria europea per i Trasporti Adina Valean. Forte è l’attenzione ai giovani che costituiscono l’8% dei conducenti di veicoli e il 16% dei morti alla guida: due incidenti mortali su cinque coinvolgono un guidatore, di auto o motocicli, che ha meno di 30 anni.

La situazione italiana – Nel 2022, la Polizia stradale ha contato 1362 incidenti mortali e 1489 decessi, in aumento rispetto al 2021 dell’11,1%. Nel gennaio 2023, i pedoni morti sulle strade italiane sono già 51, mentre gli incidenti morti sono a quota 58. L’introduzione della patente digitale europea dovrebbe aumentare la sicurezza delle strade, tema caldo per il nostro Paese, che, seguendo l’esempio di città europee sta iniziando a guardare al limite dei 30 km/h nelle vie principali. Bologna dovrebbe viaggiare ai 30 per tutta la città da giugno 2023. Milano vorrebbe estendere in tutto il comune questo limite. Roma ha dichiarato, nell’ordine del giorno del 1 marzo, che tutte le strade locali dei quartieri saranno conducibili a 30 km/h, in modo da renderle più sicure e accessibili.

Patente di guida italiana attuale. Fonte: Flickr

Il passaggio al digitale – La patente non sarà più cartacea, ma digitale. Non esclusivamente però, perché si potranno avere entrambe le versioni del documento di guida. Il passaggio al digitale prevede diversi vantaggi, tra cui quello di semplificare il riconoscimento delle patenti tra gli Stati membri. Inoltre, tutte le procedure diventeranno online e questo dovrebbe comportare lo smaltimento dei processi amministrativi per ottenere la patente e la velocizzazione per le pratiche di sostituzione e rinnovo.