Il 2 giugno 2021 è il giorno fissato da Regione Lombardia per l’inizio delle vaccinazioni ai giovani tra i 16 e i 29 anni. Con l’avvicinarsi di questa data, crescono i dubbi degli studenti e dei lavoratori fuorisede. Potranno vaccinarsi anche se non residenti? Come dovranno comportarsi per ricevere la seconda dose nel caso si trovassero fuori dalla Lombardia al momento del richiamo?

La procedura – Il  27 maggio la Regione ha aperto le vaccinazioni per i 30enni, ma già si pensa ai giovani. La fascia d’età compresa tra i 16 e i 29 anni è quella che preoccupa di più per quel che riguarda l’adesione. Il rischio è che molti decidano di non vaccinarsi, data la minore pericolosità del Covid-19 per questa fascia di età. La Lombardia vaccinerà anche i fuorisede: basterà essere in possesso di una tessera sanitaria e chiamare il call center della Regione al numero verde 800.894.545. In questo modo anche chi è domiciliato ma non residente in Lombardia potrà procedere con una preadesione o una segnalazione. Una volta terminata questa fase, riceverà un sms o una telefonata con la conferma di essere stato abilitato alla prenotazione. Così sarà possibile fissare l’appuntamento per via telefonica o telematica. Il sistema online blocca l’accesso se non riconosce la tessera sanitaria della Lombardia. Chi invece ha la residenza in Regione può saltare il passaggio intermedio e prenotare direttamente sul portale.

La seconda dose in vacanza – Un’altra questione spinosa è quella del cosiddetto “vaccino in villeggiatura”. Quando si prenota per la prima dose, il sito mostra in automatico un pop-up con le possibili date per la seconda dose. Poi, al termine della somministrazione della prima, il paziente viene informato della data del richiamo. In questo modo si possono organizzare per tempo le vacanze così da essere disponibili per la seconda dose. Ma i fuorisede potrebbero trovarsi in villeggiatura o nella Regione di residenza al momento dell’inoculazione del richiamo. Non c’è ancora un’indicazione ufficiale sulle procedure e, al momento, tutto dipende dalla Regione di vaccinazione. Dopo essersi dichiarato contrario alla somministrazione dei vaccini in vacanza, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha fatto dietrofront, anche grazie alle pressioni dei governatori Giovanni Toti (Liguria) e Alberto Cirio (Piemonte). «Noi siamo pronti – ha dichiarato Fontana – Se il generale Figliuolo dovesse dire di sì, noi saremo pronti a offrire anche questo servizio».

Niente più fasce d’età – Sulla questione del vaccino in vacanza è intervenuto a Radio Uno Rai il presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga: «Di certo non c’è nulla. Abbiamo dato alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni la disposizione di fare valutazioni rispetto a due filoni principali: la vacanza più lunga, per chi torna ad esempio nel luogo di residenza, e quella più breve. Vedo la prima più fattibile». Nel corso della trasmissione, Fedriga ha parlato anche di un possibile addio anticipato alla vaccinazione per fasce d’età: «Penso che potrebbe essere anticipata rispetto al 10 giugno la possibilità di aprire la prenotazione alle vaccinazioni a tutti senza distinzione per fasce di età».