Con Pfizer e Biontech, il Regno Unito si aggiudica il podio: è il primo Paese al mondo ad aver approvato il vaccino anti coronavirus. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato che da lunedì 7 dicembre partirà la vaccinazione di massa, gratuita e volontaria, che in soli 15 giorni porterà a 400mila immunizzati con un 95% di efficacia.
La vaccinazione in Uk – Dal Belgio arriveranno nel Regno Unito le prime dosi, 800mila, ma se ne attendono 40 milioni, già pre ordinate. Anziani delle case di riposo, over 80, medici, infermieri e operatori sanitari saranno i primi a beneficiarne, in tutto 6,7milioni di persone. Si passerà poi alla popolazione compresa tra i 75 e gli 80 anni di età, e a chi ha patologie a rischio. Escluse al momento le donne incinta. L’arrivo del vaccino fa sperare in un ritorno alla normalità, ma questo, avverte lo stesso Johnson, non deve far abbassare la guardia sulla prevenzione, l’unica arma efficace che il mondo ha avuto fino ad oggi. Le tecniche di conservazione del vaccino di Pfizer renderanno la distribuzione un’impresa titanica: le dosi dovranno mantenere una temperatura di -70 grandi centigradi. Il ministro della Salute Matt Hancock assicura che il sistema sanitario nazionale è pronto alla sfida: 50 ospedali, 10 siti dell’esercito, ma anche medici di base, farmacie, cliniche e centri sportivi. Si punta anche sull’arrivo di altri vaccini, tra cui quello di Oxford AstraZeneca, che fornirà al Paese altre 100 milioni dosi, e quello di Moderna, per 7 milioni.
L’Ue: «Fretta pericolosa» – «Grazie alla Brexit abbiamo accelerato l’approvazione del vaccino, in Europa sono più lenti», ha dichiarato Hancock, che si associa agli euroscettici, «L’approccio europeo più lento è per aumentare la fiducia nei vaccini», replica il ministro della Salute tedesco Jens Spahn. Una vittoria storica quella di Londra, forse una prova di forza, che però non ha convinto Bruxelles. L’Ue ricorda però che il Regno Unito, fino al 31 dicembre 2020, è ancora partner e, perciò, ancora sotto l’ala protettiva della Ema, l’agenzia per il farmaco. Vaglio che però può essere superato da qualsiasi Paese membro attraverso l’autorizzazione d’emergenza, cioè quella a cui si è appellata Londra. L’Italia si associa alla linea di cautela dell’Ue e aspetta la valutazione dell’agenzia del farmaco su Pfizer, prevista per il 29 dicembre.
Si dovrà aspettare infatti l’arrivo del nuovo anno per vedere i primi vaccini, circa 3,4 milioni, che saranno destinati agli ospedali.
Mosca al via con 2 milioni di dosi – In Russia, secondo il presidente Vladimir Putin, 2 milioni di dosi del vaccino sono già state prodotte o lo saranno nei prossimi giorni, destinate a medici ed insegnanti. Il Paese è pronto a dare il via alla vaccinazione di massa entro la prima metà di dicembre attraverso la somministrazione delle due iniezioni, a distanza di 21 giorni, del vaccino sperimentale Sputnik V. Sviluppato dal Gamaleya National Center of Epidemiology and Microbiology, il vaccino russo ha un’efficacia del 91,4%, costa meno di 10 dollari, si può conservare tra i 2 e gli 8 gradi centigradi e non presenterebbe effetti avversi a lungo termine. Come riportato da alcuni funzionari e dallo stesso ministro della Salute Mikhail Murashko, già 100mila persone sono state vaccinate in Russia e, dall’inizio del 2021, saranno disponibili dosi del vaccino anche per altri Paesi.