La regione Sicilia chiede aiuto a Cuba per fronteggiare la seconda ondata di coronavirus: attraverso l’ambasciata cubana in Italia, è stata lanciata una richiesta formale al governo de L’Avana per far arrivare sull’isola 60 tra medici e infermieri a supporto delle strutture ospedaliere. Il soccorso cubano sembra però non essere il solo cercato dalla regione: una richiesta analoga verrà inoltrata dal presidente Nello Musumeci anche alla Cina.
Prima ondata – Già lo scorso marzo le decine di operatori sanitari della brigata “Henry Reeve” erano volati dall’isola caraibica verso Lombardia e Piemonte, lavorando per oltre due mesi nei nostri reparti Covid e garantendo ai malati italiani più di 8000 prestazioni mediche e infermieristiche. Lo Stato socialista, un’eccellenza dal punto di vista sanitario, ha ricevuto nei giorni scorsi la lettera del governatore Musumeci in cui si richiede l’intervento di due task force da 30 fra anestesisti, infettivologi, pneumologi e infermieri di rianimazione, che possano aumentare e coordinare le postazioni di terapia intensiva negli ospedali siciliani.
La fila per gli aiuti – Artefice dell’operazione è il commissario per l’emergenza Covid in Sicilia Renato Costa, per anni segretario della Cgil medici. Secondo Costa, anche altre regioni avrebbero contattato L’Avana per assistenza: «Il governo cubano – afferma il commissario – ha delle squadre di medici e infermieri che sono disposte a spostarsi. E abbiamo chiesto il loro aiuto. Sappiamo che anche altre regioni lo hanno fatto, speriamo di essere arrivati per primi. Sono in stretto contatto con l’ambasciata che pare abbia accolto positivamente il nostro sos».
Nuove assunzioni – La Sicilia, recentemente riconfermata zona arancione dal ministro della Salute Roberto Speranza, conta in totale 38.320 persone positive con 1.824 ricoveri ospedalieri, di cui 250 in terapia intensiva. Per sopperire alla mancanza di personale, oltre agli aiuti dall’estero, l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha dato mandato al Policlinico di Palermo di pubblicare un bando per l’assunzione a tempo indeterminato di 40 operatori sanitari, in particolare medici anestesisti.