Mercoledì 2 dicembre, secondo i dati della Johns Hopkins University, gli Stati Uniti hanno superato i 2.700 morti in 24 ore per Covid-19, il numero più alto mai registrato da quando è scoppiata la pandemia. Il totale dei decessi ha raggiunto quota 270.600, con un superamento del record di giorno in giorno. Martedì 1 dicembre, infatti, i morti erano stati 2.597, riportando i numeri ai livelli preoccupanti di aprile. Negli ultimi giorni, il Paese ha registrato una media di 180.000 nuovi casi giornalieri.
Il parere del CDC – A tal proposito, il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Robert Redfield lancia l’allarme: «La realtà è che dicembre, gennaio e febbraio saranno i mesi più difficili nella storia della sanità Usa», non solo per l’incredibile stress cui è sottoposto il sistema sanitario, ma perché il direttore pronostica che, entro l’inizio di febbraio, i morti nel Paese potrebbero raggiungere quota 400-450mila. «Saremo su questi livelli, anche perché iniziamo a vedere 2.000-2.500 decessi al giorno a causa del virus», ha detto, specificando poi come la capacità di tenuta della sanità sia a un punto di snodo critico: «Il 90% dei nostri ospedali è in “zone rosse”, ossia a rischio di una continua crescita di pazienti ospedalizzati, che influenzerà la capacità di accoglimento».
Il vaccino – L’unico spiraglio di speranza viene dal fronte vaccino: la Federal Drug Agency (FDA) sta procedendo con la revisione dei prodotti di entrambe le aziende farmaceutiche in lizza, Moderna e Pfizer-BioNTech, che hanno dichiarato di poter vaccinare al massimo 22.5 milioni di americani già entro la fine dell’anno. Il ministro della Sanità Alex Azar ha confermato questo scenario. Ma nel caso di un’eventuale approvazione, c’è comunque da ragionare sulla distribuzione e la somministrazione, senza dimenticare la diffidenza di parte della popolazione: secondo un sondaggio Gallup dello scorso novembre, il 42% degli adulti americani ha dichiarato di non essere disponibile a vaccinarsi. Ma il ministro della Sanità non sembra esserne preoccupato e guarda con ottimismo all’autorizzazione del farmaco della Pfizer da parte del Regno Unito, che «dovrebbe aumentare la fiducia degli americani sulla qualità del prodotto».
L’iniziativa di Obama – Nel frattempo l’ex presidente Barack Obama ha dichiarato di essere «assolutamente» disposto a vaccinarsi contro il Covid-19 anche pubblicamente, non appena sarà possibile, nella speranza di influenzare parte dell’opinione pubblica sull’affidabilità del vaccino. «Se Anthony Fauci dice che questo vaccino è sicuro e può immunizzarti dal contrarre il virus, lo farò assolutamente», ha dichiarato durante un’intervista alla radio satellitare SiriusXM. «Potrei vaccinarmi in televisione, così la gente capirà che mi fido della scienza».