Con le varianti che continuano a preoccupare e la curva dei contagi che non cala, sembra sfumare la possibilità di riaprire agli spostamenti tra regioni: il blocco in vigore fino al 15 febbraio sarà con tutta probabilità rinnovato fino al 5 marzo, data di scadenza dell’ultimo Dpcm in vigore. La decisione del Governo potrebbe arrivare nella giornata di oggi 11 febbraio, anche alla luce della conferenza tra le Regioni prevista per questa mattina in cui, come specificato al Tg2 dal presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini «Daremo un parere formale e informale sul tema dello spostamento». Prevale quindi la linea rigorista del ministro della Salute Roberto Speranza, che nell’ultimo Consiglio dei ministri ha definito «un errore far scadere un decreto per inerzia perché un governo è dimissionario e l’altro non ha ancora giurato».

Lo stallo – L’unica incognita rimasta sembra essere quella su chi firmerà il nuovo decreto, se sarà l’ultimo del Governo Conte o il primo del Governo Draghi. Il presidente uscente pare non essere intenzionato a varare provvedimenti che limitano la libertà di circolazione dei cittadini da dimissionario: il veto di Conte porterebbe a una situazione di impasse politico che potrebbe costringere Mario Draghi e il nuovo ministro della Salute (non è scontata la riconferma di Speranza) a prorogare il blocco varando un decreto ancor prima di aver ricevuto la fiducia dalle Camere (con una votazione del Consiglio dei Ministri è possibile); in questo scenario, date le tempistiche ristrette non è da escludersi un paio di giorni di “liberi tutti” tra la scadenza di un decreto e l’entrata in vigore di un altro. Una richiesta di intervento da parte delle Regioni risulterebbe decisivo a sbrogliare la matassa, permettendo all’esecutivo in carica di varare un “decreto ponte” di una settimana già nel week end (con il via libera del Quirinale) evitando così “buchi” normativi nel divieto.

Il parere degli studiosi – A non escludere l’ipotesi riapertura, facendo sperare viaggiatori e fuorisede in questi giorni era stato proprio un membro del Cts, il pediatra Alberto Villani, che intervistato da Sky Tg24 ha aperto alla mobilità, dichiarando che «I dati attuali sono incoraggianti e sarebbe pensabile una riapertura tra regioni sicure, ma è tutto complesso, in primis disciplinare i comportamenti dei singoli». Il medico ha comunque specificato di parlare esclusivamente a titolo personale. Diametralmente opposto il parere del virologo Francesco Pregliasco, che ospite di “Un giorno da pecora” su RadioUno non usa mezzi termini: «Siamo sulla lama di un rasoio che potrebbe farci precipitare nel peggio, bisogna assolutamente prorogare il blocco degli spostamenti tra Regioni».