In Italia ci sono un caso conclamato e due sospetti positivi alla nuova variante inglese del Coronavirus. La sicurezza si ha su una donna presumibilmente contagiata dal marito di origine britanniche. I due erano rientrati dal Regno Unito ma non avevano sintomi se non un leggero raffreddore. Il tampone della donna, con esito positivo, è stato poi analizzato nell’ospedale militare del Celio e ha permesso di individuare il genoma sequenziato per la prima volta nel Regno Unito. Il primo caso sospetto è invece una 25enne pugliese rientrata da Londra lo stesso giorno. Ci potrebbe essere anche un terzo caso: si tratta di uno degli ultimi passeggeri atterrati a Fiumicino dalla Gran Bretagna prima dello stop ai voli deciso domenica 20 dicembre dal ministro Roberto Speranza. Il paziente, un medico, è in isolamento mentre il tampone sarà analizzato allo Spallanzani di Roma per accertare se sia presente la variante.

La scoperta al Celio – La prima positiva alla variante inglese del Covid è la donna arrivata dal Regno Unito con il compagno di origini britanniche giovedì 17 dicembre. L’uomo non aveva la febbre ma un leggero raffreddore che avrebbe attaccato alla compagna. A quel punto lei si è sottoposta al test molecolare che ha dato esito positivo. Il tampone è finito nel laboratorio dell’ospedale militare al Celio (nell’area est del centro storico della capitale) per sottoporlo alle analisi genetiche che si svolgono da quando è scattato l’allarme della mutazione del virus.
I due sono in isolamento – Il ministero della Salute ha spiegato in una nota che «il paziente e il suo convivente rientrato in Italia negli ultimi giorni sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite». Non sono ricoverati al Celio ma sono stati messi in isolamento fiduciario. Al momento tra i loro contatti sottoposti a tampone non sembrano essere state riscontrate altre positività ma è in corso l’indagine epidemiologica per ricostruire gli spostamenti della coppia: alcuni di loro, tra cui familiari, sono stati rintracciati e messi in isolamento.

Il caso sospetto in Puglia – Repubblica ha scritto anche di un caso sospetto di positività alla nuova variante del Covid: si tratta di una giovane proveniente da Londra e rientrata giovedì scorso a Bari con la febbre. Sottoposta a tampone nel capoluogo pugliese, è risultata positiva al coronavirus. La 25enne è rientrata giovedì scorso su un volo Ryanair molto affollato e il passaggio al termoscanner ha evidenziato che aveva la febbre. Agli operatori dell’Usmaf (Ufficio sanitario marittimo e aereo di frontiera) ha detto di avere avuto sintomi para-influenzali già in Inghilterra dove si era sottoposta a un tampone, del quale però non aveva avuto l’esito prima di partire. La spiegazione non ha convinto il dipartimento di prevenzione che ha avviato accertamenti ordinando l’isolamento della ragazza che si trova comunque in buone condizioni. Il tampone è stato inviato all’istituto Zooprofilattico (dedicato alla prevenzione delle malattie infettive degli animali) di Foggia per valutare se si tratti della variante inglese. Anche gli altri passeggeri del volo saranno sottoposti al test.

I 1.115 italiani arrivati in Sicilia – Numerosi sono gli italiani rientrati dall’Inghilterra prima delle vacanze di Natale. Solo in Sicilia sono 1.115 a partire dal 14 dicembre scorso. Come ha spiegato l’assessore alla Salute della regione Ruggerio Razza, «636 hanno già effettuato il tampone molecolare (risultato negativo) prima di arrivare nell’Isola». Uno degli ultimi voli dall’Inghilterra prima dello stop imposto dal ministro della Salute Roberto Speranza è partito da Londra Stansted e atterrato poco prima delle 19 di domenica 20 dicembre all’aeroporto d’Abruzzo di Pescara. Seguendo il nuovo protocollo, i passeggeri sono stati obbligati a mettersi in quarantena per 14 giorni ma hanno contestato il fatto che le regole siano cambiate mentre erano in volo e che a nulla è servito il tampone eseguito nelle 48 ore precedenti alla partenza. Alcuni infatti avevano intenzione di fermarsi in Italia solo pochi giorni. Tuttavia, gli agenti della polizia di Frontiera hanno contenuto le proteste spiegando il motivo dei nuovi provvedimenti.