1989. Crolla il muro di Berlino, nei Paesi dell’est Europa le proteste di piazza portano al lento sgretolamento dell’Unione Sovietica e il Partito Comunista italiano inizia a pensare che sia il caso di cambiare nome. In compenso però, sulle spiagge si balla a ritmo di Lambada, a Milano tutti quanti, milanisti e interisti, scendono in piazza per festeggiare le vittorie delle loro squadre. La libertà assaporata dai ragazzi tedeschi che attraversano il confine delle due Germanie è la stessa degli studenti del collegio Welton che si alzano sui banchi e, al grido di “Capitano, mio capitano”, salutano Robin Williams nei panni del professor Keating nel film L’attimo fuggente. Il 1989 è stato l’anno decisivo per la fine della Guerra Fredda, ma anche quello in cui si sono poste le basi per le tendenze del futuro: vi dice qualcosa il World Wide Web? 

Politica – Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia si liberarono dalla morsa sovietica e dai rispettivi regimi comunisti. In Polonia, il sindacato e partito cattolico Solidarnosc stravinse le prime elezioni parlamentari e formò il primo governo non comunista di un Paese dell’est Europa. In Cecoslovacchia, la “Rivoluzione di Velluto” guidò la transizione dal regime comunista alla repubblica parlamentare guidata da Vaclav Havel. L’Ungheria iniziò ad abbattere la Cortina di Ferro, l’ideale prosecuzione del Muro di Berlino. La barriera fisica che divideva lo Stato ungherese dall’Austria, l’est dall’ovest, il comunismo dal capitalismo. Altamente simbolica fu la catena umana lunga 2 milioni di persone e 600 km, organizzata dai cittadini di Estonia, Lituania e Lettonia per rivendicare la loro indipendenza dall’Urss. La data, il 23 agosto, fu scelta per il 50esimo anniversario del patto Molotov-Ribbentrop, con cui Germania e Russia avevano determinato le sorti dei tre Paesi Baltici. Se questi Stati si distinsero per manifestazioni pacifiche e favorite dalla collaborazione dei partiti comunisti locali e dalla non interferenza del leader sovietico Gorbaciov, la Romania rappresentò la sanguinosa eccezione. Il dittatore Ceausescu, che aveva tentato di reprimere l’insurrezione popolare, venne catturato, processato e giustiziato. La crisi del comunismo ebbe ripercussioni anche fuori dai confini europei. Nel febbraio le truppe dell’Urss si ritirarono definitivamente dall’Afghanistan, ponendo fine a una guerra decennale contro i gruppi guerriglieri islamici. Tra il 15 aprile e il 4 giugno, studenti, intellettuali e operai cinesi animarono le celebri manifestazioni di protesta di Piazza Tienanmen a Pechino per chiedere un maggior pluralismo politico al governo comunista. La protesta fu repressa nel sangue e ancora oggi è considerata un argomento tabù in Cina, nonostante l’esistenza di alcune testimonianze iconiche come quella del “Rivoltoso Sconosciuto”, il ragazzo oppostosi solitario al passaggio dei carri armati dell’esercito. In questo scenario, l’America assisteva alla progressiva erosione del nemico dopo l’insediamento alla Casa Bianca di George Bush Senior, uscito vincitore dalle precedenti elezioni del 1988. In Italia, il partito comunista più forte del blocco occidentale iniziò la sua trasformazione. Nella “svolta della Bolognina” del 14 novembre, iniziato da poco un nuovo governo Andreotti, il segretario del Pci Achille Occhetto annunciò l’idea di cambiare nome e simbolo del partito, concretizzatasi poi nel 1991 con il Pds (Partito Democratico della Sinistra) e la quercia al posto di falce e martello. Il 4 dicembre trovò invece vita in uno studio notarile di Bergamo la Lega Nord, movimento indipendentista padano che raccoglieva piccole forze simili presentatesi sotto un’unica lista già nelle elezioni europee del giugno di quell’anno.

La produzione del Game Boy si è interrotta nel 2003

Tecnologia – In un mondo che viveva profondi cambiamenti, quello destinato a incidere più a lungo passò inizialmente sottotraccia. Il 13 marzo l’informatico britannico Tim Berners-Lee presentò il documento “World Wide Web: Summary”. È il giorno in cui è nato il World Wide Web, il principale servizio Internet. Non fu l’unica grande novità tecnologica: ad aprile l’azienda giapponese Nintendo iniziò a commercializzare il Game Boy, destinato a diventare la consolle portatile più venduta al mondo.

Un’immagine dello storico concerto dei Pink Floyd a Venezia

Musica – Dopo trent’anni però, non è detto che tutto sia così diverso. Anche nell’estate del 1989 in campo musicale la scena venne dominata da un tormentone sudamericano. La “Lambada” di Kaoma fu il nuovissimo ballo che animò le spiagge italiane e diventò il singolo più venduto dell’anno. Nella strana e variegata top ten dell’epoca si trovano sia star affermate come Prince e Madonna, che improbabili debuttanti di successo come il comico Francesco Salvi, autore di “C’è da spostare una macchina”. Ci pensò Il Festival di Sanremo a regalare due canzoni decisamente più memorabili: “Ti Lascerò”, brano vincitore di Anna Oxa e Fausto Leali, e “Almeno tu nell’universo”, canzone con cui Mia Martini vinse il premio della critica, poi intitolatole dopo la sua morte. Tra i successi internazionali, “The Best” di Tina Turner e “I want it all” dei Queen, canzone di successo di “The Miracle”, penultimo album della band prima della morte di Freddie Mercury. Ma l’evento clou fu il concerto gratuito dei Pink Floyd a Venezia: il 15 luglio, 200.000 persone assistettero in laguna all’esibizione del gruppo rock su una chiatta galleggiante davanti Piazza San Marco. Un evento tanto suggestivo quanto oggetto di polemiche per la disorganizzazione e il pessimo stato in cui venne lasciata la piazza per un giorno intero. La decisione di non installare dei bagni chimici per motivi estetici non fu la migliore.

Dal Joker di Nicholson, a sinistra, a quello di Phoenix, a destra

Cinema – Nell’anno della morte di Sergio Leone, il più grande regista del genere “spaghetti western”, l’Italia scoprì di avere un papabile film da Oscar, “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Uscito nel 1988, ignorato dal pubblico e stroncato dalla critica, nel 1989 trovò il successo dopo la presentazione al Festival di Cannes di una versione tagliata di oltre 20 minuti e la riproposizione nelle sale. L’anno dopo verrà premiato con l’ambita statuetta. Meglio che non l’abbia ricevuta nel 1989 stesso, durante quella che viene considerata la peggior edizione degli Oscar. La colpa? Di un balletto di dubbio gusto di un’attrice americana nei panni di Biancaneve, per il quale la Disney intentò una causa milionaria all’Academy per non aver chiesto i diritti relativi al personaggio. Ma il 1989 è stato anche l’anno de “L’attimo fuggente”, consacrazione del talento di Robin Williams, della commedia “Harry ti presento Sally” e del “Batman” di Tim Burton, dove Jack Nicholson interpretò il Joker 30 anni prima della recente e apprezzata interpretazione di Joaquin Phoenix.

Televisione – Se Joker si porta bene i suoi anni sul grande schermo, lo stesso si può dire di alcuni programmi del piccolo, ancora in grado di soddisfare il pubblico con le stesse formule di 30 anni fa. Da “Chi l’ha visto?”, uno dei primi esempi dell’intrusione sempre più pervasiva della televisione nel privato delle persone, a “Blob”, collettore del meglio del peggio della televisione. Ma la vera grande intuizione, tanto per cambiare, ci fu negli Usa, dove Fox mandò in onda la prima puntata di una serie satirica sulla società americana ambientata nella fittizia città di Springfield. Protagonista una famiglia gialla, i Simpson.

Un’immagine dell’Hillsborough di Sheffield dopo il crollo

Sport – Il 1989 fu un anno di successi, ma anche di tragedie, per lo sport italiano. Milano tornò ad affacciarsi al grande calcio con entrambe le squadre: il Milan di Sacchi e Berlusconi vinse la sua prima Coppa dei Campioni nella finale contro la Steaua Bucarest, mentre in campionato si impose l’Inter di Trapattoni, in grado di vincere lo scudetto con 52 punti, un record nell’era dei due punti per vittoria in Serie A. Anno terribile invece per la Juventus. E non solo per i risultati ottenuti: il 3 settembre perse la vita in Polonia in un incidente stradale Gaetano Scirea, storica bandiera della squadra, ritiratosi da un anno e diventato vice-allenatore dell’ex compagno di squadra Dino Zoff. L’Italia che si confermava un’eccellenza nel calcio, si scopriva tale anche in un altro sport. Con la vittoria dell’Europeo in Svezia, iniziò il mito della generazione di fenomeni della pallavolo, guidata in panchina dall’argentino Julio Velasco. In Formula Uno la leggendaria rivalità tra Senna e Prost trovò il suo apice nel contestato Gp di Portogallo, con il contatto tra i due, la vittoria di Senna e la sua successiva squalifica, che regalò il Mondiale al francese. In Inghilterra il calcio arrivò invece a un punto di non ritorno: il 15 aprile a Sheffield un crollo di una parte dell’Hillsborough Stadium provocò la morte di 96 tifosi del Liverpool. Se per anni la responsabilità dell’accaduto venne attribuita per le loro intemperanze agli hooligans della squadra, gli stessi che quattro anni prima avevano provocato la tragedia dell’Heysel, è stato poi dimostrato come la causa fu invece la cattiva gestione del flusso delle persone, da parte della polizia, nel piccolo settore riservato ai tifosi Reds. La tragedia fu comunque lo stimolo decisivo per l’ammodernamento degli stadi che hanno reso l’Inghilterra, 30 anni dopo, un esempio da seguire e da emulare. La Storia, d’altronde, serve a non sbagliare di nuovo.