I peggiori timori sono stati confermati. Due giovani alpinisti dispersi sono stati trovati morti dall’elicottero del 118 nella zona della Cristalliera, in provincia di Torino, nella mattina di lunedì 7 gennaio. Si tratta di Alberto Miserendino, fotografo 22enne di Giaveno, e Gabriele Boetti, 29enne di Torino. Così si allunga la lista delle tragedie in montagna, dopo che sulla neve nei giorni scorsi sono morte due bambine. Camilla, 9 anni, a Sauze d’Oulx in Piemonte, e Emily, 8 anni, che si è schiantata contro un albero con lo slittino sul quale viaggiava anche la madre, ricoverata a Bolzano in condizioni disperate.

Precipitati in Val Susa. I genitori dei due ragazzi avevano dato l’allarme non ricevendo loro notizie da sabato pomeriggio. I ragazzi avevano trascorso la notte tra sabato e domenica in un bivacco del lago Laux che si trova a metà strada tra il rifugio Selleries e la punta Cristalliera, la montagna di 2800 metri che fa da spartiacque tra la Val Susa e la Val Chisone. Secondo Simone Bobbio, addetto stampa del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, nella giornata di domenica i due torinesi avevano iniziato la salita che è per escursionisti esperti. D’estate non presenta problemi, ma d’inverno vi sono difficoltà maggiori a causa della neve e del ghiaccio. I due alpinisti sono precipitati dalla cima dal lato della Val Susa, nonostante fossero attrezzati per quel tipo di salite.

Il ritrovamento. I due escursionisti sapevano a cosa andavano incontro e molto probabilmente si è trattato di una fatalità dato che basta una piccola scivolata con un piede per cadere per molti metri. L’aver spezzato la salita dormendo nel rifugio è stata una scelta indice di esperienza. Sull’elicottero che li ha trovati era presente un medico che, calato sul luogo dell’incidente, ha constatato il decesso. Si suppone che siano morti sul colpo dopo essere precipitati. Le due salme, recuperate dal soccorso alpino con l’eliambulanza del 118, sono state consegnate ai carabinieri.