E’ costato caro all’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, organizzare le celebrazioni per i 150 anni della nascita di Gabriele D’Annunzio. Per la precisione quarantamila euro, più una mazzetta del 10% secondo gli inquirenti.
L’assessore è stato arrestato martedì mattina dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, su richiesta del sostituto procuratore di Pescara Giuseppe Bellelli. Assieme a lui è finita ai domiciliari la sua segretaria, Lucia Zingariello. L’inchiesta coinvolge anche Rosa Giammarco, direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo di Sulmona e Alto Sangro, e il presidente di una onlus del vastese, Ermanno Falone. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato.
De Fanis, di professione medico ortopedico, è stato eletto alla Regione nelle liste del Pdl. E’ accusato di aver chiesto tangenti sui contributi regionali destinati all’organizzazione del concorso internazionale di musiche da film “Mario Nascimbene Award” e per l’evento al Salone del Libro di Torino che ha celebrato i 150 anni della nascita di Gabriele D’Annunzio. Il meccanismo messo in atto sarebbe stato quello di gonfiare le fatture: ad inchiodare De Fanis e la sua segretaria anche intercettazioni telefoniche ed ambientali. Altre perquisizioni sono state effettuate a Sulmona e all’assessorato alla Cultura di Pescara.
Nel frattempo arriva il commento del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi: “La notizia degli arresti e le accuse formulate sono molto gravi. Nelle prossime ore valuteremo il da farsi, e spero che gli accusati siano in grado di chiarire la loro estraneità”.
Davide Gangale