«Il rapporto di Monaco attribuisce anche delle responsabilità e io sono pronto ad assumere la mia». Lo ha detto in conferenza stampa il cardinale Reinhard Marx, parlando del rapporto sulla pedofilia nella sua arcidiocesi, che lo ha accusato di “comportamenti erronei” in due casi. Marx si è detto però «ancora pronto a svolgere» il suo servizio se questo sarà utile per una riforma della Chiesa e a tutelare in futuro le vittime.

Il dossier – Nei giorni scorsi è stato reso noto il rapporto commissionato dalla diocesi di Monaco, guidata oggi dal cardinale Marx. Gli investigatori hanno rivelato quasi 5mila casi di abusi spesso insabbiati e mai denunciati. Quattro di questi sono stati collegati anche al Papa emerito Benedetto XVI, arcivescovo della diocesi dal 1977 al 1972 , che secondo le indagini era a conoscenza dei fatti. Ratzinger aveva subito negato questa tesi, salvo poi ritrattare: sapeva di uno di questi casi. Il 15 gennaio del 1980 partecipò alla riunione in cui si decise di trasferire all’interno della sua diocesi un prete che era stato accusato di abusi sessuali su minori, accuse di cui Ratzinger era a conoscenza. Benedetto XVI ha però detto che nel corso di quella riunione fu deciso solo di dare alloggio al prete in questione, Peter Hullermann, per la durata del suo trattamento terapeutico, mentre non fu presa alcuna decisione sulla sua riassegnazione all’attività pastorale. Ratzinger ha dichiarato che le sue prime false dichiarazioni non erano state fatte in malafede, ma sono state «il risultato di una svista nella redazione della sua dichiarazione».

 

Reinhard Marx

Il cardinale Marx – Il cardinale Marx aveva già presentato l’anno scorso le dimissioni a Papa Francesco, che però le rifiutò. Nel suo comunicato, Marx parlava di una Chiesa arrivata ormai «a un punto morto», che aveva fallito nel contrastare «la catastrofe degli abusi sessuali». Anche nella conferenza stampa organizzata giovedì 27 gennaio, il cardinale di Monaco ha ammesso le sue responsabilità: «La mia colpa più grande è stata quella di aver trascurato le vittime degli abusi, questo è imperdonabile». Marx ha chiesto scusa alle vittime, aggiungendo poi: «Avrei dovuto impegnarmi di più».