Tentavano la fortuna alle slot machine piuttosto che indossare il camice bianco e visitare i pazienti. Sono 18 gli indagati, medici e dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Rogliano, vicino a Cosenza, beccati a fare la spesa, accompagnare i figli a scuola o addirittura giocare d’azzardo durante l’orario di lavoro. Per questi furbetti del cartellino sono scattate quattro sospensioni e 14 obblighi di presentazione, provvedimenti emessi dal gip del tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco.
La dinamica – A far partire le indagini sono state le segnalazioni di altri dipendenti della Asp, che avevano notato il comportamento fin troppo disinvolto dei colleghi. C’era sempre qualcuno pronto a strisciare il badge al posto loro, per segnarne la presenza sul posto di lavoro. Ma i 18 furbetti erano da tutt’altra parte: a fare la spesa al supermercato, a svolgere attività medica privata nel proprio studio o ad accompagnare i bambini all’entrata di scuola per poi tornare a casa e dedicarsi ad altro. I carabinieri della compagnia di Rogliano, nell’ambito dell’operazione All walking, hanno raccolto più di seimila ore di filmati che hanno provato 725 episodi di assenteismo.
Le conseguenze – I medici e dipendenti statali coinvolti nell’indagine sono stati sottoposti a misure cautelari di due tipi. Quattro persone sono state sospese dal loro incarico, mentre le altre 14 saranno costrette a presentarsi alla polizia giudiziaria alle 7:30 del mattino e alle 14:30 del pomeriggio, ogni giorno.
Il decreto – È atteso per metà febbraio alla Camera il decreto di legge sul pubblico impiego, con cui i furbetti del cartellino dovrebbero avere le ore contate. Firmato dal ministro per la Semplificazione Marianna Madia, il ddl arriva a punire anche con il licenziamento sprint (effettivo in 30 giorni) l’assenteismo dai luoghi di lavoro statali. Sono previste anche azioni disciplinari per i dipendenti della Pubblica amministrazione che mancano da lavoro in maniera ingiustificata in un momento di particolare bisogno della macchina amministrativa (periodo di iscrizioni alle scuole o di presentazione del 730, per esempio), o che violano il codice di comportamento del dipendente statale (abusando dell’auto di rappresentanza o per scarso rendimento, ad esempio).