Piogge torrenziali, forti venti e valanghe. Il maltempo continua a colpire l’Italia e in particolare il Nord, dove imperversa il ciclone Fedra. È allerta arancione in Emilia-Romagna e Piemonte, e allerta gialla in altre 13 regioni. Ma al momento la situazione più critica è in Valle d’Aosta dove più di 6 mila persone sono isolate a causa del pericolo valanghe. Neve e pioggia proseguiranno durante questa settimana, quando una nuova perturbazione potrebbe colpire il Centro Sud e la Sardegna con il rischio di nubifragi.

Valle d’Aosta – Nella notte una valanga è scesa sulla strada regionale della val di Rhêmes, isolando il comune di Rhêmes-Notre-Dame, che conta circa 80 residenti oltre ai turisti. La sindaca di Rhêmes-Saint-Georges Nella Therisod ha rassicurato: «Non abbiamo segnalazioni di danni a persone o cose. Ora è in corso il sopralluogo dei tecnici per valutare quando poter riaprire senza mettere in pericolo nessuno». Nelle ultime ore non si sono fermate le precipitazioni, e l’accumulo di neve al suolo supera il metro. Domenica un’altra valanga aveva ostruito una galleria sulla strada regionale 44 della valle Lys, all’altezza del comune di Gaby. Si tratta dell’unica strada per raggiungere i comuni di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité, che restano quindi isolati da domenica. Qui le auto sono completamente sommerse dalla neve.

A Gressoney la neve scesa è tantissima: le auto sono sommerse, si stenta a riconoscerle pic.twitter.com/YgdQZGN4H3

— Local Team (@localteamit) March 4, 2024

Il sindaco di Gressoney-La-Trinité Alessandro Girod è positivo su un’imminente riapertura: «I mezzi stanno iniziando a lavorare per lo sgombero neve. Io spero che nel pomeriggio si possa tornare alla normalità». Dato l’alto rischio di valanghe, a scopo precauzionale è stata chiusa anche la strada regionale in direzione Cogne, nella zona del Gran Paradiso. Considerando l’insieme dei blocchi alla circolazione, sono oltre sei mila le persone che non si possono spostare e sono di fatto isolate.

Po sale di 2 metri in 24 metri – In Piemonte le forti piogge hanno causato danni nell’Alessandrino, dove l’allerta idrogeologica in alcuni comuni è stata alzata al livello più elevato, “rosso”: si prevedono fenomeni numerosi ed estesi sul territorio. Sulle Alpi piemontesi è stato superato abbondantemente il metro di neve fresca dai 2000 m. Nel Torinese il livello del fiume del Po si è alzato di due metri nelle ultime 24 ore. La Coldiretti ricorda che nell’ultima settimana si sono abbattuti sull’Italia 50 eventi estremi, tra nubifragi e tempeste di vento, confermando un’evidente tendenza alla tropicalizzazione. L’elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali e il rapido passaggio dal caldo al maltempo colpiscono un territorio reso più fragile della cementificazione e dal consumo di suolo. Coldiretti sottolinea la necessità di realizzare progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza.

Frane e smottamenti a Genova – Maltempo anche in Liguria dove la pioggia insistente sta provocando smottamenti e piccole frane a Genova. Sono state chiuse la provinciale 43 per Levanto, e la 30 di Corniglia. Il presidente della Regione Giovanni Toti ha dichiarato: «Proprio per far fronte a frane e smottamenti e ottenere maggiori fondi per il ripristino della viabilità nelle tante zone della Liguria che hanno risentito degli effetti del maltempo, oggi chiederemo al Dipartimento nazionale della Protezione civile di estendere lo stato di emergenza già richiesto per gli eventi meteo che avevano colpito la Regione qualche mese fa: garantire spostamenti sicuri e agevoli su tutto il nostro territorio è una priorità assoluta».

Tempo instabile – Neve e pioggia colpiranno l’Italia anche durante questa settimana a causa di tre perturbazioni che porteranno a condizioni di tempo instabile in tante regioni. A spiegarlo è il fondatore del sito www.ilMeteo.it Antonio Sanò: «Massima attenzione al Centro Sud e sulla Sardegna dove non escludiamo il rischio di veri e propri nubifragi. Inoltre la neve tornerà a scendere sugli Appennini oltre i 1200/1400 metri di quota». Tornerà il sole nella giornata di giovedì 7 marzo, ma per poco, perché già venerdì le condizioni meteo potrebbero nuovamente peggiorare per l’arrivo della terza perturbazione carica di piogge e temporali che potrebbe compromettere anche il secondo weekend di marzo.