«Il giornalismo è vivo, ma voi lavorerete in modo diverso. Apritevi alle sfide del digitale e della diversità». Con queste parole Koen Cornil, responsabile della formazione giornalistica del college universitario AP Hogeschool di Anversa, ha aperto il congresso annuale dell’Fejs (Forum for European Journalism Students) nella regione fiamminga del Belgio. Dal 28 marzo (fino al 2 aprile) 50 ragazzi provenienti da 12 Paesi d’Europa si sono incontrati in una delle città più multietniche del continente per discutere di come il mondo del giornalismo debba raccontare le diversità sociali e culturali nelle città contemporanee.
Il congresso della diversità – Quello che è in corso nella città con più di 180 nazionalità rappresentate è un congresso che ha rispecchiato il tema dell’edizione del 2019, Media and diversity. 12 Paesi dell’Europa rappresentati da circa 50 ragazzi tra i 20 e i 30 anni, tra cui Germania, Russia, Finlandia, Italia, Slovenia, Polonia, Belgio. Delegazioni unite dal filo rosso di una tematica che accomuna tutto il vecchio continente: come devono rapportarsi i professionisti dell’informazione alle diversità presenti nella società? Sul tavolo dei lavori, la diversificazione del target di riferimento nel momento di stesura di un pezzo, le modalità di narrazione della diversità a seconda del mezzo e la gestione di un network di fonti molteplici e complementari.
Tra teoria e pratica – I lavori del congresso sono cominciati nella mattina del 29 marzo con due seminari sul panorama giornalistico del Belgio, frammentato lungo i confini delle tre comunità linguistiche (fiamminga, francofona e germanofona). A seguire workshop sull’era della post-verità, sul racconto di storie dei quartieri multietnici e sulla gestione dei social media.
Nel corso dei giorni seguenti sono state affrontate le questioni legate al rapporto tra giornalismo e potere in Russia e Polonia, la gestione di un’intervista one-to-one con sessioni organizzate dalla NBC News e fact-checking sulle istituzioni dell’Unione Europea. Un’occasione di confronto per i giovani studenti di giornalismo europei sullo stato dell’informazione nel continente e sulle sfide che i professionisti dell’informazione del futuro dovranno affrontare nella loro formazione.