Avrebbero fornito apparecchiature obsolete e inutilizzabili per il nuovo Centro Elettronico Nazionale della Polizia di Stato. Con quest’accusa sono stati arrestati i dirigenti delle ditte Elsag Datamat ed Electron (gruppo Finmeccanica) Carlo Gualdaroni e Francesco Subbioni, e diversi funzionari pubblici. La Procura di Napoli ha notificato 16 provvedimenti, 5 di custodia cautelare in carcere, 3 ai domiciliari e 8 obblighi di dimora fuori città.
Tra i reati contestati concussione, corruzione, truffa aggravata e frode nelle forniture per opere pubbliche. Il Gip di Napoli ha anche disposto il sequestro preventivo di oltre 50 milioni di euro a carico delle due aziende coinvolte nell’inchiesta. I dirigenti delle ditte, secondo gli investigatori, erano il «fulcro centrale» di una struttura organizzata che operava, avvalendosi di alti funzionari dello Stato, per «aggiudicarsi appalti della committenza pubblica in materia di sicurezza, attraverso l’utilizzo di strumenti illeciti del tutto avulsi dal rispetto delle norme che guidano l’agire della pubblica amministrazione».
Le irregolarità negli appalti riscontrate dai magistrati (lavori per un valore complessivo di 37 milioni di euro) riguardano il trasferimento del centro di elaborazione dati della polizia dalla sede di via Conte della Cerra nel quartiere Arenella di Napoli alla nuova sede nella Reggia di Capodimonte.
E’ finito agli arresti domiciliari anche un alto funzionario del Ministero dell’Interno, il prefetto Oscar Fiorilli, già questore di Genova e Napoli ed ex direttore delle specialità della polizia. Ordinanzia di custodia in carcere per Mario Mautone, ex provveditore alle Opere pubbliche di Campania e Molise, già condannato a Napoli nel processo per l’appalto Global Service, e per Lucio Gentile, che avrebbe avuto il ruolo di «mediatore». Nell’operazione è stato arrestato anche l’attuale presidente del consiglio comunale Luigi Boccalone, già assessore, e l’ex assessore Aldo Damiano.
Al sindaco di Benevento Fausto Pepe, eletto con il centrosinistra, è stato notificato l’obbligo di dimora fuori da Benevento. Chiesta l’interdizione dai pubblici uffici dei prefetti Nicola Izzo e Giovanna Iurato. Ai domiciliari anche il consigliere della Elsag-Datamat Guido Nasta, il responsabile per la Campania della ditta di Finmeccanica Luigi De Simone e l’imprenditore pugliese Enrico Intini. Per Roberto La Rocca, Fabrizio Zanela, Antonio Burinato, Paolo Gustuti invece l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Andrea Tornago