Allarme epidemia al Policlinico Giovanni XXIII, l’ospedale pediatrico di Bari: sono otto i casi di morbillo accertati negli ultimi 20 giorni, ma non si esclude che possano emergerne di nuovi. L’infezione sarebbe partita da una bambina di 10 anni, figlia di genitori no-vax, che avrebbe poi trasmesso il virus agli altri 7, di cui 4 minorenni, tutti non vaccinati. Le condizioni di salute dei contagiati per ora sono buone e alcuni sono già stati dimessi dall’ospedale. Si è subito mobilitato il ministero della Salute, e il ministro Giulia Grillo ha annunciato un nuovo piano per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita con l’aggiornamento di quello già esistente, la cui ultima modifica risale al 2001: «Una circolare sarà pubblicata a breve con le linee guida per la standardizzazione dei protocolli di gestione». Ma si diffonde la preoccupazione a livello internazionale e, pochi giorni fa, il Centro per il controllo delle malattie Usa ha diffuso l’allerta per i viaggiatori americani in Italia.

Otto casi in venti giorni – L’indagine epidemiologica in corso, condotta dal direttore sanitario del Policlinico, Matilde Carlucci, e dall’Asl, potrà stabilire le dinamiche del contagio e capire se esista un collegamento, ma il sospetto è che l’epidemia sia originata dal reparto di malattie infettive del Giovanni XXIII. I primi due casi accertati sono due sorelle non vaccinate per scelta dei genitori, una coppia no-vax. A ruota, sono poi stati colpiti due neonati di 11 mesi, ancora scoperti perché troppo piccoli (il primo vaccino viene somministrato a 13-15 mesi), e un sedicenne. Nessuno dei minorenni che ha contratto il morbillo è in gravi condizioni, sono tutti sfebbrati e due sono già stati dimessi. Dopo qualche giorno, sono emersi altri tre casi, stavolta tutti adulti, due giovani donne e un uomo, anch’essi ora in buono stato. Il Direttore Generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, ha dichiarato che il Dipartimento di Prevenzione della Asl ha messo in atto le indicazioni operative Ministeriali per la gestione delle epidemie.

Il dibattito – L’epidemia riapre la discussione sui vaccini che ha acceso il dibattito a luglio, dopo il rilascio da parte dai ministeri della Salute e dell’Istruzione della circolare Grillo-Bussetti che prorogava di un anno l’obbligo di presentare a scuola la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione. «Le linee guida rilasciate a luglio – ha commentato Beatrice Lorenzin, ex ministro della Salute, autrice della legge sull’obbligo vaccinale – hanno creato confusione e allentato la guardia. Servono controlli a tappeto a Bari e nel resto d’Italia per verificare come viene attuata la circolare Grillo». E sono scattati gli appelli di medici e dei rappresentanti delle associazioni ospedaliere. Giovanni Migliore, direttore generale del Policlinico, e Paolo Petralia, presidente nazionale dell’Aopi (Associazione degli ospedali pediatrici italiani) si sono rivolti a tutti i genitori: «Vaccinate i vostri figli per tutelare la salute pubblica». Anche sui social, Roberto Burioni, il medico paladino delle vaccinazioni, ha commentato: «Contro il morbillo l’isolamento non serve a evitare il contagio, l’unica prevenzione è il vaccino».