Fu vera arte? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto una prima sentenza l’hanno data i Carabinieri e una seconda potrebbe spettare ai magistrati, che stanno esaminando l’ipotesi di istigazione a delinquere. Protagonisti della vicenda due cantanti pugliesi, un rapper e un neomelodico, che in una via chiusa al traffico nel tranquillo quartiere Sant’Anna, nella periferia di Bari, hanno messo in scena una finta rapina a un furgone portavalori da usare per il videoclip del loro nuovo pezzo da pubblicare su YouTube. Non si è badato a spese e si può immaginare che il video sia risultato alquanto spettacolare: oltre ai due artisti e al regista erano coinvolte altre tredici persone tra troupe e comparse, due auto e due moto, oltre a passamontagna e pistole giocattolo da cui è stato rimosso il tappo rosso obbligatorio. Per le riprese dall’alto si voleva utilizzare un drone. Una scenografia talmente realistica che nel mezzo delle riprese è intervenuta, non prevista dalla sceneggiatura, una gazzella dei Carabinieri. Per quanto artistica, la manifestazione non era autorizzata. I militari hanno quindi sequestrato tutto il materiale e segnalato i partecipanti all’autorità giudiziaria, che deciderà se aprire un fascicolo. L’anno scorso nella stessa città c’erano stati due veri attacchi a furgoni portavalori, uno dei quali con un bottino da oltre due milioni di euro.