Erano passate da poco le 5 della domenica mattina. Circa 200 persone del villaggio Strépy-Bracquegnies, un distretto del Comune di La Louvière in Vallonia (una delle tre regioni del Belgio), si erano radunate quel 20 marzo per prepararsi alla sfilata annuale di Carnevale quando un’auto gli è piombata addosso. Una Bmw serie 5 nera, con a bordo due trentenni, ha investito la folla senza mai frenare. L’ultimo comunicato ufficiale delle autorità belghe parla di 6 persone morte, anche se la testata all news francese Bfm Tv afferma che siano 7. Dieci feriti in condizioni preoccupanti sono stati portati nei vari ospedali della regione. Il sindaco di La Louvière Jacques Gobert ha parlato di «catastrofe», mentre l’assistente procuratore della vicina Mons Damien Verheyen ha affermato che «allo stato attuale delle indagini, la pista terroristica non è privilegiata».

Tutti italo-belgi – Le sei vittime confermate sono tutte nate in Belgio, ma con origine italiana: Frédéric D’Andrea, steward della squadra di calcio Raal La Louvière che ieri non ha giocato in segno di lutto; Frédéric “Fred” Cicero, collaboratore dell’associazione dei club di calcio francofoni (Acff); Laure Gara, che gestiva il bar del club sportivo Raec a Mons; Mario Cascarano con la moglie Micaela e il cognato Salvatore Imperiale. Gli ultimi tre erano originari di Volturara Irpina, piccolo comune in provincia di Avellino. Il sindaco, Nadia Manganaro, ha parlato di «una notizia sconvolgente che colpisce la nostra comunità e l’intera Irpinia». Anche i due fermati sono italo-belgi. La Bmw guidata da Paolo Falzone (34 anni) e suo cugino Nino (32), originari di Aragona in provincia di Agrigento, è stata ritrovata centinaia di metri più avanti con il parabrezza rotto. «Bandiere a mezz’asta e lutto cittadino» sono stati annunciati da Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona. Come spiegato dal procuratore del re di Mons Christian Henry, i due stavano tornando da una discoteca e avevano lasciato un’amica poco prima dell’incidente. I fermati sono stati sottoposti a test tossicologici e in giornata sono previsti i risultati.

I "Gilles" vestiti con gli abiti tradizionali (Ansa - Julien Warnand)

I “Gilles” vestiti con gli abiti tradizionali (Ansa – Julien Warnand)

Un’attesa lunga due anni – La festa nel villaggio Strépy-Bracquegnies era iniziata alle 4, come da tradizione. Si stava svolgendo il «ramassage des Gilles», ha spiegato il sindaco Gobert, ovvero il passaggio casa per casa delle maschere tipiche del Carnevale belga. «Stava percorrendo rue Saint Julien quando il corteo si è diviso in due sulla rue des Canadiens per raggiungere il centro della città», poco dopo l’auto ha travolto i presenti. Era da due anni che Strépy-Bracquegnies aspettava questo giorno, dato che le ultime due edizioni del Carnevale non si erano svolte a causa della pandemia. Quest’anno i festeggiamenti sarebbero dovuti durare fino al 23 marzo, ma quanto accaduto domenica ha portato gli organizzatori ad annullare l’intero evento. Nelle ore successive, i feriti più gravi sono stati trasportati negli ospedali di Charleroi e Mons, mentre tutti gli altri sono stati fatti confluire nel palazzetto dello sport comunale. Tra questi, circa 70 persone, anche l’assessore di La Louvière Antonio Gava. Nel pomeriggio di domenica sono arrivati in visita anche il primo ministro belga Alexander De Croo e il re Filippo con la principessa Elisabetta, sua figlia.