Il maresciallo dei carabinieri di Bellano nella bufera per le sue presunte abitudini da Don Giovanni. L’1 dicembre su alcuni muri nel centro della cittadina lecchese sono apparse scritte indirizzate al militare che recitavano: «Giù le mani dalle mogli degli altri. Codardo, togliti cintura e pistola e difenditi dai mariti». L’uomo di 56 anni, moglie e tre figli, nega ogni accusa ma rischia comunque l’allontanamento per incompatibilità ambientale. Le indagini per chiarire l’accaduto sono in corso.

Graffiti – Le scritte che accusano il presunto seduttore sono state realizzate con vernice spray nella notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre sul muro di un condominio nel centro di Bellano e su un muretto vicino a una scuola proprio nel giorno in cui il luogotenente era uscito di casa dopo un lungo periodo di quarantena a causa del Covid. Una circostanza che suggerisce che i mariti autori dell’invettiva, rimasti anonimi, conoscano bene le abitudini dell’uomo. Alla scoperta del murale, immediata la reazione degli abitanti del paese, dove già tempo si chiacchierava di svariate avventure extra coniugali del sottufficiale dell’Arma.  E mentre il chiacchiericcio della cittadinanza prosegue, i carabinieri hanno aperto un’inchiesta dopo che i proprietari dell’immobile dove è stata trovata la scritta hanno presentato denuncia per vandalismo. Avvertito anche il comando provinciale, che indagherà per verificare quanto accaduto. Nel frattempo, ha dichiarato il sindaco di Bellano Antonio Rusconi, «le scritte ingiuriose sono state rimosse e dovrà essere effettuato un ulteriore intervento per imbiancare i muri vandalizzati».

Incredulità – Nella cittadina non manca però chi difende il maresciallo. «Quando ho visto la scritta fuori dal mio portone non ci potevo credere. Ho chiamato il macellaio e insieme abbiamo provato a decifrarla. Poi quando abbiamo capito, il cognome del militare è scritto a chiare lettere, abbiamo telefonato in caserma» ha spiegato al Corriere della Sera Ivo, il barbiere del paese, che aggiunge: «Spiace per il comandante della stazione, prima della pandemia andavamo spesso in bicicletta insieme e non ho mai visto le ragazze saltargli al collo». «Le malelingue hanno ottenuto quello che volevano», ha detto invece un vicino a difesa dell’accusato.

La reazione – Il militare ha respinto le accuse al mittente parlando di pure invettive: «Non è vero niente», avrebbe confidato l’uomo agli amici più stretti, aggiungendo, sempre secondo il Corsera, che «non è la vendetta di mariti gelosi, ma solo il tentativo di farmi cacciare via da parte di qualcuno che ce l’ha con me. Non riesco a immaginare di chi possa trattarsi: non ho mai avuto screzi con nessuno». E poi la contromossa: «Vedrò se procedere per diffamazione contro ignoti». Ma, vere o non vere che siano le accuse al militare, le conseguenze potrebbero comunque rivelarsi serie. Per lui si profilerebbe infatti l’ipotesi di allontanamento per incompatibilità ambientale vista anche l’eco che la notizia rischia di produrre in una località delle dimensioni di Bellano, poco più di tremila abitanti. Nel frattempo chi rischia di essere travolto è la moglie del militare, che per ammissione del marito piange da giorni e teme di dover lasciare il paese.