Jennifer Arcuri e Boris Johnson all’inizio della loro conoscenza

«Baciami!» le aveva urlato. «Signor sindaco, io non bacio i politici in mezzo alla strada». «Questa è la mia città, non mi importa», aveva replicato lui, Boris Johnson, all’epoca primo cittadino di Londra. È questo il racconto fatto al Sunday Mirror da Jennifer Arcuri, l’imprenditrice che dal 2012 al 2016 ha avuto con lui una relazione segreta, del primo bacio con l’attuale premier britannico, all’epoca sposato e di 21 anni più vecchio.

L’incontro – I due si erano incontrati a un evento nel 2011. Lei, studentessa americana di economia, si era fatta avanti per prima. Un anno dopo si erano rincontrati a bordo di uno dei “Boris bus“, su cui Johnson attraversava la città di Londra durante la corsa per ottenere il suo mandato da sindaco. La Arcuri era presente nella veste di volontaria alla campagna elettorale. In quell’occasione si erano scambiati il numero di telefono, con la promessa di rivedersi.

Il primo appuntamento – Il loro primo “drink in privato” è all’hotel Tavistock. Boris si presenta in ritardo, spettinato, in disordine e con il casco da bici. Si avvicina al bar per offrire una birra alla sua ospite ma torna indietro: «Jennifer mi presteresti 3 pounds?». «Rimasi incantata», assicura la Arcuri. Da lì, il passo verso l’appartamento di lei è breve. «Nel picco della nostra relazione ci vedevamo una volta a settimana», racconta Jennifer Arcuri al tabloid britannico. Sempre a casa di lei, dove tra gli oggetti di arredamento spiccava anche un palo da pole dance. A casa della Arcuri, Johnson si trovava anche poche ore prima di inaugurare i Giochi Paralimpici. «Era strano vedere in tv la persona che fino a poco prima era nel tuo letto – ricorda Arcuri – Lui non voleva andarsene, non riusciva nemmeno a trovare i suoi calzini». Infatti, sul palco tra la moglie Marina e la principessa Anna, Johnson i calzini non li indossava.

La relazione – I 4 anni, stando al racconto della Arcuri, sono di bruciante passione. Dai messaggini hard che Johnson le invia continuamente e a cui lei risponde con foto in topless «sempre professionali e di classe», agli incontri in pubblico e ai viaggi ufficiali in cui lei gli faceva compagnia. Jennifer l’aveva ribattezzato «Alessandro il Grande» (il primo nome del premier infatti è proprio Alexander), consapevole della reciproca «attrazione fisica e intellettuale». Il sindaco di Londra non sapeva «tenere le mani a posto», e i due condividevano la passione per Shakespeare. «Spesso leggevamo i suoi versi prima di fare l’amore», rivela l’imprenditrice nell’intervista.

L’addio – La colpa della fine della loro relazione è secondo Arcuri tutta di Johnson, per essere stato «un uomo senza spina dorsale che non ha avuto il coraggio di difendere la mia presenza durante i viaggi ufficiali». L’imprenditrice, però, grazie all’intermediazione di BoJo ha firmato lucrosi contratti nel settore delle nuove tecnologie. Oggi è sposata e ha una figlia. Per l’allora moglie di Boris Johnson, Marina Wheeler, madre di 4 dei suoi 6 figli, l’infedeltà del marito non era una sorpresa, ma il divorzio è arrivato solo alla luce della relazione con l’attuale compagna Carrie Symonds.