È stato emesso un provvedimento di fermo dalla Procura di Torre Annunziata nei confronti di due ragazzi che domenica notte avrebbero ucciso a colpi di pistola Pasquale Nappo a Boscoreale, in provincia di Napoli. Secondo quanto ricostruito, a esplodere i colpi di pistola sarebbe stato il diciottenne.

La ricostruzione – Nappo si trovava in piazza Pace quando i presunti assassini (18 e 23 anni) sarebbero arrivati a bordo di uno scooter e avrebbero sparato tre volte ad altezza d’uomo: il colpo mortale ha raggiunto Nappo nella zona dell’ascella. Il padre della vittima, Pasquale Nappo, è sicuro che il figlio non fosse l’obbiettivo dell’agguato: «Mio figlio è sempre stato un ragazzo tranquillo. Ha sentito degli spari, si è affacciato ed è stato colpito da un proiettile vagante. Non era lui l’obiettivo. Non sappiamo darci una spiegazione. L’avevo sentito a mezzanotte, era a Napoli a una festa. Al ritorno si era fermato con gli amici in piazza, era sereno. Frequentava persone tranquille e si era diplomato da poco ma lavorava per non pesare sulla famiglia. Ora chiediamo giustizia».

Il caso di Messina – Domenica a Capizzi (Messina), un ragazzo di 16 anni, Giuseppe Di Dio, è stato ucciso a colpi di pistola in un agguato in via Roma. Ferito lievemente anche un altro ragazzo. I carabinieri hanno fermato tre persone: Giacomo Frasconà, 20 anni, suo fratello Mario di 18 e il padre Antonio di 48. A sparare, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il ventenne, mentre il padre e il fratello lo avrebbero accompagnato. Per le forze dell’ordine, il vero obiettivo dell’agguato sarebbe stata in realtà un’altra persona. I tre fermati sono con le ipotesi di omicidio, tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e detenzione di arma da fuoco clandestina, lesioni personali e ricettazione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il presunto omicida, Giacomo Frasconà, sarebbe sceso dall’auto sparando diversi colpi: un proiettile avrebbe colpito il 22enne, ricoverato all’ospedale in provincia di Enna ma non in pericolo di vita. Di Dio, invece, colpito più volte, è morto poco dopo essere stato portato alla guardia medica di Capizzi.