Ci sono tracce di cocaina nel sangue delle due bambine, una di tre anni e l’altra di otto mesi, abbandonate in macchina il 24 novembre scorso. Il padre, di nazionalità rumena, le aveva lasciate in auto nel parcheggio di un bar-trattoria lungo la statale 688 di Borgo San Giacomo, nel Bresciano. Da sole, mentre lui andava a giocare alle slot-machine. La madre delle piccole, secondo le prime informazioni, sarebbe dedita alla prostituzione. Sono stati i carabinieri di Verolanuova, che pattugliavano la zona, a trovarle: la più piccola piangeva, disperata, mentre la maggiore cercava di tranquillizzarla come poteva. Poi, la corsa in ospedale per le visite di controllo e il trasferimento in una comunità protetta.

Le indagini– Sono state le analisi effettuate in ospedale a fare emergere la presenza di cocaina nel sangue delle bambine. «Siamo davanti a un caso molto grave», ha commentato il procuratore dei Minori di Brescia Emma Avezzù. «I valori non sono compatibili con il fumo passivo di cocaina». Le indagini in corso devono capire come le due siano entrate in contatto con la sostanza: se casualmente o in modo volontario da parte dei genitori.

La decisione del Tribunale dei minori- La procedura di adottabilità è partita d’urgenza. I genitori sono stati accusati di abbandono di minore. E il padre anche di essersi rifiutato di mostrare i documenti ai carabinieri che lo avevano rintracciato all’interno del bar, mentre giocava d’azzardo. Per ora, la podestà genitoriale di entrambi è decaduta. Sarà la magistratura a decidere se la misura rimarrà definitiva.