«Rivoglio solo la mia vita indietro». Con queste parole Britney Spears si è rivolta alla giudice del tribunale di Los Angeles durante l’udienza del processo sulla sua tutela paterna, tenutasi il 23 giugno, chiedendo che il padre smetta di occuparsi delle sue finanze e di decidere sulla sua vita privata. La popstar ha parlato pubblicamente per la prima volta del rapporto con l’uomo, Jamie Spears, in una telefonata di 23 minuti, trasmessa sia in aula che all’esterno, dove dozzine di fan del movimento #FreeBritney si erano radunati per mostrare il loro supporto. La star americana ha accusato il padre di soprusi e sfruttamenti: l’uomo dal 2008 è tutore legale della figlia e detiene il controllo delle sue finanze a seguito di una grave crisi nervosa.

Alcuni fan del movimento #FreeBritney – foto ANSA
Le accuse – Spears, 39 anni e madre di due figli, afferma di aver subito gravi abusi negli ultimi 13 anni, costretta a lavorare mentre veniva drogata coi farmaci contro il suo volere. Il padre le avrebbe impedito di sposare il suo attuale compagno, il modello Sam Ashgari, con cui ha una relazione stabile da oltre cinque anni. Il “team” di persone a cui il padre ha affidato il compito di prendersi cura della figlia, le avrebbe inoltre impedito di togliersi il dispositivo contraccettivo intrauterino (IUD), perché «mio padre non vuole che io abbia altri figli». Spears ha detto di essere stata sottoposta a svariati esami medici e periodi di riabilitazione contro la sua volontà: «Non sono felice, non riesco neanche a dormire. Sono così arrabbiata e piango ogni giorno». La donna dice anche di aver ricevuto regolarmente del litio carbonato – un farmaco comune per la cura contro il disturbo bipolare – somministratole contro la sua volontà. Il medicinale, secondo Spears, l’avrebbe mantenuta in uno stato confusionale, tanto da renderla persino incapace di conversare. La cantante aveva iniziato a lamentarsi della situazione coi suoi avvocati nel 2014, quindi incontrando di persona i giudici nel 2019 in forma privata. Mercoledì, durante l’udienza ha sottolineato come in quell’occasione non fu ascoltata «su nessun livello». Spears ha ammesso di essere «stata incapace di riconoscere la realtà, di essere stata sotto shock, di essere stata traumatizzata» durante questo lungo periodo, definito «imbarazzante e deprimente», spiegando la sua difficoltà nel riuscire a parlare apertamente della vicenda fino a ora.

La cantante americana, oggi 39enne – foto ANSA
La risposta del padre – «Merito di avere una vita, ho lavorato per tutta la mia vita. Penso di meritarmi due o tre anni di pausa». Rivolgendosi alla giudice Brenda Penny con queste parole, Spears ha sottolineato come la sua posizione dia ancora oggi lavoro a moltissime persone, ma nonostante questo lei non sia in grado di controllare direttamente i suoi soldi. «Sono bravissima nel mio lavoro eppure permetto a queste persone di controllare quello che faccio, vostro onore, e adesso è abbastanza. Non ha nessun senso». Spears ha detto con una risata di sapere di aver bisogno di «un po’ di psicoterapia», ma ha ribadito come «questa tutela le stia facendo più male che bene», aggiungendo: «Mi merito di avere una vita mia». Dopo la testimonianza di Spears è arrivata la replica del padre, tramite una dei suoi avvocati presenti, Vivian Lee Thoreen, che ha letto un breve comunicato in cui Jamie Spears si dice «dispiaciuto nel vedere che sua figlia soffre così tanto. Amo mia figlia e lei mi manca molto».
La vicenda – Nel 2008 Britney ebbe una grave crisi nervosa e dovette sottoporsi a un trattamento sanitario obbligatorio. In seguito a quest’episodio, venne affidata al padre la conservatorship della ragazza – uno strumento giuridico americano che permette al tutore di controllare il patrimonio e la vita personale della persona assistita. Jamie Spears era stato nominato tutore legale della figlia assieme all’avvocato Andrew Wallet, poi dimessosi nel 2019. A partire dal settembre 2019, a causa di alcuni problemi di salute, ha richiesto di venire esentato dalla tutela della figlia, affidandola a un team di persone di fiducia. Da allora controlla soltanto il patrimonio, che si aggira attorno ai 60 milioni di dollari, mentre è l’amministratrice legale Jodi Montgomery a occuparsi degli affari personali di Britney.