Gli ha preso la testa e gliel’ha sbattuta con violenza sul banco. Ora un quindicenne potrebbe non vederci più dall’occhio sinistro. È successo all’Itis Cardano di Pavia ed è solo l’ultimo di una serie di episodi di bullismo di cui il ragazzo è stato vittima. Come riporta La provincia pavese, l’aggressione avvenuta lunedì mattina è stata il culmine di un escalation di violenze fisiche e verbali iniziate insieme all’anno scolastico. Il referto medico parla di un trauma cranico e una lesione alla retina dell’occhio sinistro. Secondo i medici, per capire se ci saranno danni permanenti bisogna aspettare. A distanza di due giorni, infatti, il ragazzo non è ancora in grado di vedere dall’occhio sinistro ma è possibile che la lesione si rimargini e possa riacquistare la vista. La prognosi è di 20 giorni. Questa mattina i genitori del ragazzo presenteranno querela; del caso si occuperà il tribunale dei minori di Milano.

La ricostruzione – «Minorato mentale», «handicappato», «disadattato» sono solo alcuni degli insulti che i compagni di scuola gli rivolgevano tutti i giorni, accompagnati da minacce e spintoni. Lunedì mattina la situazione è degenerata durante la lezione di lettere. Dopo decine di insulti a cui la vittima non ha risposto, il bullo si è avvicinato spalleggiato da un “branco” di compagni e lo ha picchiato. Il docente ha chiamato la preside Giancarla Gatti Comini che ha convocato entrambi nel suo ufficio. In prima battuta le condizioni del ragazzo non sembravano preoccupanti, ha finito le lezioni regolarmente senza chiamare il 118. Solo quando il padre lo ha recuperato all’uscita della scuola, lo studente ha lamentato dolore alla testa e ha rivelato di non vederci dall’occhio sinistro. Portato al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, il ragazzo ha scoperto che le lesioni potrebbero essere permanenti.

Indagine interna  Il bullo, oltre a eventuali conseguenze penali, rischia una lunga sospensione dalle lezioni. Ma anche gli insegnanti di quella classe verranno chiamati a colloquio per capire come sia stato possibile che nessuno si fosse accorto dei ripetuti atti di bullismo che i genitori hanno raccontato alla preside. «Sono sconcertata da quello che è successo a scuola» ha detto la madre del ragazzo.

Bullizzato per due anni – Un’altra notizia di un possibile atto di bullismo arriva dal Torinese, più precisamente dalla scuola media delle Valli di Lanzo. Un 13enne sarebbe oggetto da ben due anni di continue vessazioni, aggressioni e percosse. In un caso i bulli, con calci e pugni, avrebbero anche rotto il sondino dell’insulina che il ragazzo è costretto a portare sempre per motivi di salute. Sul caso stanno indagando i carabinieri su segnalazione del padre della vittima, che ha sporto denuncia.