Dopo un interrogatorio durato tutta la notte, il 19enne Roberto Morreale è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il ragazzo è l’unico indagato per l’omicidio della fidanzata 17enne Roberta Siragusa, trovata morta e parzialmente carbonizzata domenica 24 gennaio in fondo a un burrone nelle campagne di Caccamo (Palermo). È stato il giovane a portare i carabinieri sul luogo del ritrovamento, ma non ha confessato e respinge ogni accusa. Assistito dai legali Giuseppe di Cesare e Angela Maria Barillaro, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Le ipotesi – Domenica mattina, il diciannovenne si è presentato di sua iniziativa alla stazione dei carabinieri di Caccamo e accompagnato dal padre e dagli avvocati ha condotto i militari sul luogo del ritrovamento, in località Monte San Calogero. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che il responsabile dell’omicidio abbia voluto cancellare ogni traccia dalla scena del crimine, per questo stanno visionando le immagini raccolte dalle telecamere di sicurezza della zona, in particolare dei distributori di benzina.

il luogo del ritrovamento della giovane tra le campagne di Caccamo, 24 genaio 2021 Palermo. ANSA / IGOR PETYX

L’ombra del femminicidio – Con l’iscrizione di Morreale nel registro degli indagati, prende sempre più corpo l’ipotesi del delitto scaturito all’interno della relazione. Prima dell’interrogatorio del 19enne, il Pm Giacomo Barbara ha sentito una decina di giovani che avevano trascorso le ore precedenti alla tragedia in compagnia della coppia in una villa nelle campagne di Caccamo. I testimoni avrebbero parlato di un litigio per questioni di gelosia tra i due fidanzati, che si sarebbero allontanati dalla festa intorno a mezzanotte.

La rabbia social e il cordoglio – Se la dinamica della vicenda resta da chiarire, in molti su Facebook sembrano convinti della colpevolezza di Morreale già da prima della notizia del fermo. «Suicidati», «Datelo a me che ci penso io, «Spero che soffrirai a vita» e «La pena di morte ci vorrebbe», sono solo alcuni dei 3.700 commenti che da domenica hanno invaso la pagina profilo del giovane al ritmo di uno ogni 30 secondi. Anche la squadra di arti marziali Kilroy Team, di cui Morreale, appassionato di kick boxing, aveva fatto parte, ha preso le distanze dal giovane condannando «ogni tipo di violenza» attraverso un post su Facebook.

 

Apprendiamo la notizia di una grave tragedia che vedrebbe coinvolta una persona che, in passato (8 anni fa) e per un…

Pubblicato da KILROY TEAM su Domenica 24 gennaio 2021

 

Le reazioni – Grande il dolore che ha sconvolto la comunità di Caccamo. Mentre le foto profilo degli amici si trasformano in una schiera di fiocchi neri, Mara Fasullo, ex-insegnate di danza della vittima, ricorda la ragazza come «un’adolescente molto bella, brava a ballare e timida». «Mia figlia non meritava questo», è l’unico commento della madre Iana, chiusa nel riserbo assieme al marito Filippo. «Non ci sono parole, quanto è accaduto ci ha sconvolto tutti: Roberta non verrà dimenticata», ha dichiarato il sindaco di Caccamo, Nicasio Di Cola, dichiarando il lutto cittadino.