Dopo le polemiche degli ultimi giorni, il commissario per la sanità in Calabria Giuseppe Zuccatelli si è dimesso su richiesta del ministro della Salute Speranza. “Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto per rispetto che ho e ho sempre avuto per le istituzioni. Il ministro mi ha telefonato e non ha avuto bisogno di darmi spiegazioni. Mi ha chiesto di dimettermi ed io l’ho fatto. Non so chi mi sostituirà ma so che mi dimetto da tutti gli incarichi che ho in Calabria”. Qualche ora dopo la notizia del successore: è Eugenio Gaudio, rettore uscente dell’Università La Sapienza di Roma.

Il video – Le dichiarazioni di Zuccatelli che hanno fatto discutere sono due: in un video di circa quaranta secondi l’ex commissario ha sostenuto l’inutilità delle mascherine e che «per beccarmi il virus […] devi stare con me e baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca». Il filmato risale al 27 maggio scorso e, sostiene, è stato estrapolato impropriamente dal contesto. Negli ultimi giorni Zuccatelli ha sia rinnegato quelle dichiarazioni sia le ha parzialmente difese. Mentre nel Buongiorno Regione del Tgr Calabria del 16 novembre indica come «fesseria» la teoria del bacio e afferma che le «mascherine sono indispensabili», durante la trasmissione Titolo Quinto di RaiTre (puntata del 13/11) ha mostrato il link di un articolo di ImolaOggi dal titolo Studio USA: come trasformare gli asintomatici in malati? Con le mascherine. Il testo, come anche il titolo, sarebbe la copia di un altro pezzo pubblicato da Affaritaliani.it contenente errori e inesattezze che lo hanno trasformato da semplice indagine a teoria complottista.

La nomina di Gaudio e l’inchiesta – Anche il neo commissario Gaudio è però già al centro delle polemiche perché indagato dallo scorso anno dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta Università bandita su presunte irregolarità su concorsi accademici che, secondo l’accusa, sarebbero stati truccati. Il reato ipotizzato nei suoi confronti è la turbata libertà del procedimento e riguarda la sua partecipazione a una commissione esaminatrice.

Il ruolo di Gino Strada – Nel quadro della sanità calabrese è entrato da giorni anche Gino Strada. Fonti di Palazzo Chigi hanno fatto sapere che, insieme a Gaudio, «Gino Strada ha confermato la disponibilità a far parte della squadra, anche con una delega speciale, che in Calabria sta fronteggiando le criticità dell’attuale emergenza sanitaria. Due nomi autorevoli che possono aiutare la sanità calabrese a ripartire». Il fondatore di Emergency però, in una lettera aperta, ha frenato: «Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste. Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini». «Ringrazio il Governo per la fiducia e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di Emergency su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi – ha aggiunto – Sono abituato a comunicare quando faccio le cose – a volte anche dopo averle fatte – quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire».

Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria.
Questo tandem semplicemente…

Pubblicato da Gino Strada su Lunedì 16 novembre 2020

 

I dati in Calabria – Con un incremento di 344 positivi registrato dal bollettino del 15 novembre (a fronte di 2.521 tamponi eseguiti), il totale di persone contagiate dal Sars-CoV-2 nella regione Calabria sale a 10.093. Nonostante i numeri relativamente bassi se confrontati con il resto d’Italia, la Calabria è stata inserita nell’ultimo Dpcm, emanato dal governo lo scorso 3 novembre, tra le zone a rischio elevato (area rossa). Tra le motivazioni le dichiarazioni rilasciate dall’ex commissario della sanità calabrese Saverio Cotticelli (predecessore di Zuccatelli) durante la trasmissione di Raitre Titolo V. Ammettendo di non aver provveduto all’attuazione di un Piano Covid per la Calabria, poiché sosteneva erroneamente fosse compito della Regione, salvo poi smentire e dire di averlo predisposto, è stato sostituito in breve tempo da Zuccatelli. Tuttavia, non sono passate molte ore dalla nomina che già dall’8 novembre il video in cui l’ormai ex commissario minimizzava l’uso delle mascherina ha innescato una nuova crisi. Quelle immagini, seguite da ripetute contraddizioni, lo hanno costretto alle dimissioni prima ancora di ricevere la notifica necessaria a svolgere le funzioni di commissario.

Proteste – La precarietà della sanità in Calabria ha alimentato le proteste dei cittadini. Forza Nuova ha esposto a Catanzaro, nel quartiere Stadio, uno striscione che recita: «Gino cambia strada» che ha suscitato indignazione soprattutto nelle fila del Pd.  Nel frattempo, il comitato di Dignità Calabria (aggregazione spontanea di cittadini calabresi) annuncia un sit-in per giovedì 19 novembre in Piazza Italia per difendere il proprio diritto alla salute e per chiedere un potenziamento dei laboratori per il processamento dei tamponi molecolari, un incremento del personale medico e infermieristico e una maggiore trasparenza nella comunicazione.