Ancora vittime per l’ondata di caldo che sta colpendo il Paese. A Milano la mattina del 27 giugno è stato trovato il corpo senza vita di un uomo di 69 anni, un senza fissa dimora che viveva attorno alla Stazione centrale. Non presentava segni di violenza e la Polizia suppone si sia trattato di un colpo di calore. Si tratterebbe del primo morto nel territorio metropolitano causato dal caldo estremo dell’ultima settimana di giugno. Nella stessa giornata, verso mezzogiorno, un anziano è stato ritrovato morto tra San Benedetto del Tronto ed Acquaviva Picena. Giovedì 27 sono sette le città dichiarate “bollino rosso” dal ministero della Salute, ovvero soggette a «ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi»: Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Rieti, Roma e Torino.

Minaccia di 42° in Piemonte – Si spera che giovedì 27 e venerdì 28 giugno siano i giorni più caldi dell’estate 2019. L’anticiclone africano in salita verso nord ha portato a temperature molto sopra la media in tutto il Paese. Le aree più colpite sembrano essere il nord-ovest e il centro sul versante tirrenico: le previsioni peggiori promettono fino a 42° gradi in Piemonte. Giovedì sono sette le città in cui il ministero della Salute raccomanda la massima attenzione, numero che salirà a 16 nella giornata di venerdì. Il sud Italia le isole invece non sembrano soffrire di temperatura sopra la media e anzi potrebbero esserci alcune piogge sui rilievi appenninici. Il caldo estremo danneggia anche l’agricoltura: secondo Coldiretti alcune aziende della pianura padana hanno perso fino al 30% del raccolto di angurie e peperoni. Gli agricoltori sono costretti alla cosiddetta “irrigazione di soccorso” per impedire alle piante di bruciare. Il pericolo siccità è però ancora lontano grazie alle abbondanti piogge di maggio.

Dal profilo twitter della World meteorological organization, agenzia Onu

Scuole chiuse in Francia – Tutta Europa è preda di un’ondata bollente dovuta alla combinazione tra l’aria calda dal nord Africa e una vasta area di alta pressione che impedisce coperture nuvolose. L’allerta è massima ovunque nel continente, in particolare in Francia dove l’intero “esagono” soffrirà di temperature svariati gradi sopra la media. A Parigi si temono i 38°C, almeno 10 sopra la media, e in tutto il Paese transalpino sono stati chiusi asili e scuole. Il pensiero di molti corre con terrore all’estate del 2003, quando una calura estrema prolungata per settimane e la scarsa risposta delle autorità portarono a decine di migliaia di morti. Le stime vanno da 30mila a oltre 70mila.

Dal sito dell’istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima

«Sempre più ondate» – I climatologi parlano chiaro: il futuro vedrà ondate di caldo più frequenti e più durature. L’estate 2003 si conferma quella dei record per medie generali, nonché per durata e intensità dell’ondata di calore in agosto. Sul lungo periodo però le estati del nuovo millennio sono tutte più calde rispetto al secolo scorso e benché il massimo dei primi anni non sia più stato toccato la media è costantemente in salita. Se si guardano le temperature più alte mai raggiunte nella storia, in molti Paesi europei il picco è stato toccato in anni successivi al 2003; per l’Italia si raggiunse nel 2007 a Foggia con 47 gradi. Eventuali periodi freddi fuori dal normale, come è successo a maggio, non devono trarre in inganno. L’aumento globale delle temperature significa anche un aumento dei fenomeni estremi: sia un numero maggiore di eventi eccezionali caldi sia una quantità minore, ma presente, di periodi di freddo straordinario. Nel caso del maggio 2019 è stato registrato un freddo sotto la media in Europa e negli Stati Uniti centro-occidentali, ma il termometro è schizzato verso l’alto nel resto del mondo, facendo registrare valori record in tutta l’Africa sub-sahariana. Yuming Guo, autore di un recente studio della Monash University di Melbourne, Australia, ha affermato: «Le future ondate di calore saranno più frequenti, più intense e dureranno molto di più. Se non riusciamo a trovare un modo per ridurre il riscaldamento globale e permettere un adattamento della popolazione, ci sarà un enorme incremento delle morti legate al caldo».