Un altro Zagaria in manette. Questa volta è Antonio, fratello del boss Michele Zagaria, catturato lo scorso 7 dicembre dopo una latitanza di sedici anni. Era lui, secondo gli inquirenti il nuovo reggente del clan dei Casalesi e anche lui ora è in carcere, grazie all’operazione “Thunderball 2”, condotta il 19 novembre dalla Squadra mobile della Questura di Caserta.

Nove gli arresti che scardinano di nuovo i vertici di quello che è considerato il clan camorristico più potente. Il bliz non ha dato scampo a Zagaria junior, arrestato a Casapesenna, proprio come il fratello e predecessore alla guida del clan. La polizia l’ha bloccato nel paese in provincia di Caserta, in corso Europa, togliendogli la possibilità di rifugiarsi in uno dei numerosi bunker fatti costruire dal fratello per la fuga.

Con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, è stato arrestato anche il nipote di Zagaria, Filippo Capaldo, liberato appena un mese fa, mentre in carcere sono stati notificati i provvedimenti per altri due fratelli, Carmine e Pasquale Zagaria. Le ordinanze colpiscono anche i cognati del boss, Francesco e Raffaele Capaldo.

Vittima delle estorsioni che hanno portato all’arresto di Zagaria era un imprenditore agricolo più volte minacciato dai camorristi e costretto a a vendere attrezzature e altri beni della propria azienda, per restituire il denaro prestatogli dai boss.

L’indagine, culminata negli arresti messi a segno dalla Squadra Mobile di Caserta, è condotta dai pm Giovanni Conzo e Catello Maresca della Procura di Napoli e dal coordinatore del pool antimafia, il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho.

Silvia Ricciardi