Sromeo

Salvatore Romeo finisce sotto inchiesta. Con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio. L’interrogatorio è fissato per la mattina di mercoledì 8 febbraio, quando l’ex capo della segreteria politica della sindaca sarà ascoltato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Francesco Dall’Olio. Sono ancora da chiarire i dettagli dell’avviso a comparire. Ma, al centro, torna la vicenda della nomine. Soprattutto di quella sua e di Raffaele Marra.

Le nomine. Ancora silenzio sulle promozioni per cui Romeo sarebbe accusato. Il fedelissimo della sindaca deve aspettare l’interrogatorio per conoscere i particolari delle accuse mosse dai magistrati. Due, per ora, le ipotesi: potrebbe essere giudicato per la sua nomina all’interno della Giunta e per quella del fratello di Raffaele Marra a capo del Turismo.

La promozione sospetta. Salvatore Romeo, prima dell’elezione di Virginia Raggi, era un dipendente del Campidoglio con uno stipendio di 39 mila euro. Subito dopo la vittoria della sindaca, il suo ruolo è cambiato: da dipendente è diventato capo di Gabinetto, con un aumento dello stipendio che arrivava a 110 mila euro (poi ribassato dopo il parere dell’Anac).

Le polizze. I magistrati potrebbero chiedere precisazioni sulle polizze sulla vita che vedevano come beneficiaria la sindaca. Una da 3mila euro con scadenza 2019. L’altra da 30mila euro senza scadenza. Soldi che Virginia Raggi avrebbe incassato se Romeo fosse venuto a mancare. Polizze che non costituiscono reato, ma sulle quali i giudici vogliono vederci chiaro.  In un’intervista al programma Rai3 Agorà, Romeo ha smentito che fossero una sorta di finanziamento politico. “Sono forme di investimento, non eccessivamente rischiose, più o meno remunerative”, ha dichiarato.

La sindaca. Continua l’inchiesta giudiziaria sulla prima cittadina, indagata per abuso d’ufficio e falso in concorso con Raffaele Marra. Al centro dell’inchiesta la nomina di Renato Marra a capo della Direzione Turismo, passaggio di livello che ha permesso all’ex dirigente della polizia municipale di ottenere un aumento dello stipendio pari a 20mila euro annui. Secondo la procura, la Raggi avrebbe dichiarato il falso alla responsabile anticorruzione in Campidoglio e non avrebbe impedito a Raffaele Marra di partecipare alla nomina del fratello.

Grillo blinda la Raggi – Le polemiche sulle indagini non hanno allontanato la sindaca dal Movimento. Domenica scorsa “il garante” del M5S aveva twittato il sostegno incondizionato alla prima cittadina.

 

“Il Movimento 5 Stelle sta amministrando la città più bella del mondo e siamo orgogliosi di farlo. Abbiamo trovato la capitale devastata, ma non ci siamo spaventati. Nessuno avrebbe saputo dove mettere le mani, tutti avrebbero avuto paura. Noi ci siamo buttati a capofitto in questa avventura e, nonostante le difficoltà, stiamo iniziando a cambiare la città. Non sono parole, sono fatti”, ha scritto Grillo in un post su Fb, ribadendo il l’appoggio alla Raggi.